La sfida di Canonico: “Ricomincio da tre”

E intanto torna il marchio Adidas sulle maglie del Foggia

Riparte come previsto il primo luglio, alle 16:00 di una giornata caldissima nella Sala Stampa Fesce dello Zaccheria, la stagione 2022/23 del Calcio Foggia targato Nicola Canonico. E riparte dopo un mese arroventato dalle polemiche sul prematuro divorzio da Zeman e sul paventato possibile cambio della guardia al timone della Società rossonera. L’ennesima “estate calda” che quest’anno però sembra essersi chiusa (per fortuna, aggiungiamo noi) prima del previsto. Nel giorno dell’ufficializzazione di Boscaglia alla guida tecnica, sono state di fatto tre le novità che il patron barese ha presentato alla stampa. Due erano già note (tecnico e DS), l’altra è stata un po’ una sorpresa per tutti, e ha riguardato il nuovo responsabile della comunicazione, incarico affidato ad un giovanissimo (ma non per esperienza) giornalista e collega foggiano, Daniel Miulli, già redattore dell’Attacco, ex direttore e collaboratore di questa testata giornalistica e direttore di Foggia Calcio Mania (a cui vanno naturalmente gli auguri di buon lavoro da parte nostra e di tutta la stampa foggiana). È stato proprio Daniel Miulli, nella sua nuova veste, a presentare i convenuti partendo proprio da un Nicola Canonico apparso subito soddisfatto, sorridente e sicuro delle scelte fatte per rilanciare il Foggia e rilanciarsi agli occhi di tutti, ribadendo le intenzioni di affidare la squadra a un allenatore esperto e vincente, per provare ad essere protagonisti nel campionato in partenza al 28 di Agosto, esattamente come promesso nel giorno della conclusione del rapporto di lavoro con il boemo.

            Più emozionato è apparso invece il DS Emanuele Belviso, che dovrà raccogliere il testimone lasciato da Peppino Pavone, altra figura molto cara alla tifoseria locale. Belviso si è detto pronto per il ruolo affidatogli e orgoglioso di ricoprire un incarico così prestigioso in una piazza come Foggia, conscio che ci sarà molto da lavorare per allestire in breve tempo una squadra che soddisfi le esigenze di un tecnico importante ed esperto come l’ex allenatore del Palermo.

Più sciolto e a suo agio è apparso subito Roberto Boscaglia, che ha chiarito di essere venuto a Foggia per fare bene, convinto dalla voglia di fare e dai programmi ambiziosi del Presidente, e sicuro di trovarsi a proprio agio (trasferirà in Capitanata la sua famiglia ndr) in un ambiente competente, passionale e caloroso come quello foggiano. Il fuoco di fila delle domande dei giornalisti presenti hanno spaziato sui temi tattici e tecnici, sui profili dei giocatori adatti ai suoi schemi, sull’intelaiatura da mantenere della scorsa stagione, domande a cui il tecnico di Gela ha risposto, come era normale che fosse, mantenendosi su un generico “lavoreremo sodo per il bene del Foggia, puntando e provando solo a vincere partita dopo partita sin dall’inizio.” Immancabile le domanda su Zeman, la sua mancata conferma e sull’eredità piovutagli addosso, domande a cui ha risposto seraficamente: “Zeman è un grandissimo allenatore, ma io ho più di settecento panchine, diverse promozioni, più di duecento panchine in serie B, dunque la sua assenza è un problema forse più vostro che mio”. Guarda avanti giustamente Boscaglia, ma fa capire che quanto di buono fatto dal Maestro in termine di gioco e di uomini sarà tenuto da conto, eccezion fatta per una battutina finale che non è sfuggita ai più: “Rimarremo fedeli al modulo che sarà più adatto ai giocatori a disposizione, ma oggi tutti ti studiano e trovano via via contromisure, dunque sapremo essere malleabili e cambiare qualcosa in corso per sorprendere sempre gli avversari”.

            Comincia dunque così il “primo giorno di scuola” per Boscaglia, che lascia lo Zaccheria mentre Canonico si offre ai microfoni dei giornalisti locali dimostrandosi particolarmente sereno nonostante lo aspetti una stagione forse più impegnativa fuori dal campo che dentro. Molte ancora le cose da risolvere, dalla situazione debitoria della società al contenzioso con Maria Assunta Pintus, dalla ricerca di una nuova sede sociale alla mancanza delle attrezzature dello stadio (aggiudicate all’asta da una società messinese), dagli strascichi con l’ormai ex sponsor tecnico Givova all’individuazione di un impianto stabile nel quale svolgere gli allenamenti settimanali. Tanta carne al fuoco dunque per un Presidente che lancia la sua sfida ai più scettici, dopo aver respinto al mittente “perché irricevibile” il tentativo della società Fortore di subentrargli al controllo del pacchetto di maggioranza delle quote societarie.

            Una scelta coraggiosa per Nicola Canonico, approdato in Capitanata giusto un anno fa, con la voglia di tornare a fare calcio dopo un turbolento ultimo triennio, condito da altrettante retrocessioni in D, alla guida del Bisceglie, squadra che però in precedenza lo stesso imprenditore barese aveva portato nel tempo dall’Eccellenza alla serie C, passando per la prestigiosa vittoria della Coppa Italia Dilettanti Nazionale, sconfiggendo il Pisa Sporting Club al Flaminio di Roma nell’edizione del 2012. Ma se una volta in serie C i risultati sono stati inferiori alle attese, dalle fila dei nerazzurri di Canonico e del fido Belviso sono partite o sono passate moltissime giovani promesse. Fra i migliori sicuramente il forte difensore Petko Hristov, oggi in serie A allo Spezia, l’ala Anthony Partipilo, protagonista della cavalcata in Serie B della Ternana targata Lucarelli, Maxime Giron, inamovibile terzino del Palermo fresco neopromosso ai Play Off, i bomber Alessandro Gabrielloni, Ernesto Starita e Luigi Cuppone (di recente vicinissimo al Foggia), e poi ancora il play Andrea Risolo, il difensore Malick Lame, l’ala Eugenio D’Ursi, e più di recente Joao Da Silva, Francesco Lisi e Paolo Azzi, quest’ultimo tra i protagonisti della cavalcata vincente del Modena di Attilio Tesser.

Dunque, forte dell’esperienze maturate in passato, chiuso il rapporto con Peppino Pavone, il Patron rossonero torna ad affidare al suo enturage storico il tentativo di fornire a Boscaglia una rosa che completi l’organico sotto contratto e che sia all’altezza delle ambizioni dichiarate, con la volontà di portare in ritiro in Friuli già l’intelaiatura portante del Foggia edizione 2022/23.

            La sfida allora è lanciata, con la ciliegina sulla torta del ritorno sulle maglie rossonere del marchio Adidas (nuovo sponsor tecnico) accanto allo storico simbolo dei Satanelli (ceduto in comodato gratuito dal super-tifoso monegasco Massimo Mozer). Un’accoppiata che torna per la prima volta sul petto dei rossoneri dopo i fasti della serie A del Presidentissimo Pasquale Casillo.

Che sia un buon presagio?

Il tempo e il campo daranno presto i loro primi responsi.