Zeman lascia il Foggia

Zeman non è più l’allenatore del Foggia. Lo ha annunciato stasera in un’affollata conferenza stampa il presidente del club, Nicola Canonico. “Il mister non se la sente di continuare. Non ha più gli stimoli giusti – ha spiegato il patron rossonero – io prendo atto di questo e rispetto la sua scelta. Ho parlato con lui per sette ore. Ho tentato in tutti i modi di convincerlo a restare. È stato un confronto su tutti gli avvenimenti del campionato. Lo ringrazio, ma il Foggia deve andare avanti”.

Il presidente ha detto che da domani inizierà un nuovo ciclo e si metterà al lavoro per individuare il nuovo direttore sportivo che sceglierà, il nuovo allenatore del Foggia. Ha escluso in primis che contatterà Caneo e Cudini, nomi che erano rimbalzati ripetutamente tra i probabili sostituti del boemo.  

Canonico ha poi chiarito che non si è parlato di Pavone perché vista l’indisponibilità di Zeman a restare a Foggia è venuta meno la necessità di farlo. Ora la società guarda avanti e nell’immediato futuro  c’è il pagamento degli stipendi a calciatori e dipendenti per cui manca solo il rateo di maggio.

A proposito della squadra ha detto che vi è al momento una buona struttura con 13 giocatori sotto contratto. Ci vogliono però nuovi giocatori che saranno indicati dal nuovo staff tecnico. “L’anno prossimo – ha aggiunto Canonico . dovremo allestire un giusto mix tra giocatori esperti e giovani di prospettiva. Sceglieremo elementi di personalità per migliorare il settimo posto della passata stagione.

Nel torneo appena concluso abbiamo pareggiato troppe partite che con elementi di maggiore esperienza avremmo potuto tranquillamente vincere. Cercheremo di avere in prestito qualche giocatore da società di A e B. Stanzieremo un budget superiore a quello del torneo 2021/22. Vogliamo migliorare  e dare qualche soddisfazione ai tifosi foggiani che sono molto passionali”.

Il presidente rossonero ha poi polemizzato con alcuni esponenti della stampa per le notizie pubblicate sulla fantomatica cordata locale interessata all’acquisto del 51 per cento della società.  “Sono state messe in giro notizie farlocche su trattative inesistenti.

Nessuno mi ha mai chiesto se volevo vendere. Ho detto lo scorso anno quando mi sono insediato di avere un programma triennale che mirava alla promozione in serie B e non ho cambiato idea.

Queste notizie mirano a destabilizzare l’ambiente e bisogna stare attenti agli avvelenatori di pozzi”. Interrogato sul famoso accordo  sottoscritto da Zeman a gennaio e che il boemo sostiene fosse privo di cifre, Canonico con un colpo di teatro ha esibito il contratto facendolo visionare a un collega della stampa.

Il contratto non è stato depositato in Federazione perché a quell’epoca il presidente era squalificato e non poteva sottoscrivere atti relativi al club rossonero. In seguito, l’amministratore Carbotti preparò il contratto ma Zeman disse che sarebbe stato firmato a fine stagione, “tanto non scappo”.  

Il presidente è stato polemico anche sulla questione del contenzioso con la Pintus. State tranquilli – ha detto –  che non si risolverà certamente il 9 giugno.

Ci sarà poi un giudizio ordinario che, come sapete, ha tempi molto lunghi”. Domani è l’ultimo giorno di allenamento dei giocatori con il conseguente “rompete le righe”.