Si è tenuta il 13 e 14 maggio a Sorrento la prima edizione del forum “Verso Sud” realizzato dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e The European House – Ambrosetti.
Il Forum ha avuto l’obiettivo di presentare una visione e una agenda per il Sud Italia, partendo dal ruolo del Mediterraneo sempre più snodo strategico e di connessione politica ed economica per l’intera Europa.
E’ stato presentato il “Libro Bianco” sul rilancio del Sud Italia nel quadro europeo e del Mediterraneo Allargato.
A partire dall’analisi realizzata, emergono nel Libro bianco dieci punti chiave, che racchiudono le proposte per migliorare ancor di più le performance del Mezzogiorno nel medio-lungo termine.
In sintesi:
Il Mediterraneo allargato è sempre più una regione strategica a livello globale.
Per questo il Sud Italia risulta essere competitivo e attrattivo e alla luce dell’importanza dei suo porti e delle sue competenze distintive, deve affermarsi come piattaforma marittima di congiunzione tra Europa e Mediterraneo, e diventare leader nell’Economia del mare, nei settori dei trasporti, della cantieristica e della formazione.
Il Sud Italia deve affermarsi come hub energetico della regione mediterranea, assumendo la leadership di una strategia regionale energetica e di contrasto al cambiamento climatico.
Lo sviluppo infrastrutturale è un cardine per la crescita e la competitività del Sud Italia, sia con riferimento alle infrastrutture fisiche e di mobilità in chiave intermodale, sia considerando le infrastrutture digitali.
Serve una nuova strategia per il turismo che posizioni il Sud Italia come destinazione di riferimento nel Mediterraneo. Obiettivi la destagionalizzazione dei flussi, la creazione di valore sul territorio, un marketing territoriale integrato e lo sviluppo di prodotti innovativi e competitivi a livello internazionale.
Lo sviluppo manifatturiero e l’attrazione di investimenti produttivi, a partire dai settori chiave per l’economia del Sud Italia, possono avere ricadute positive anche per il resto del Paese e devono essere supportati dal pieno e rapido sviluppo delle ZES come leva di politica industriale.
Come ha detto il premier Draghi nel suo intervento: “Il Sud non era – e non è – dunque destinato a rimanere indietro. Il Mezzogiorno ha tutto il potenziale per convergere rapidamente verso il Centro-Nord.
Per farlo, serve prima di tutto la giusta collaborazione tra investimenti pubblici e privati“.
Tutto molto bello, si direbbe, finalmente si è compreso che il rilancio del Paese non può che partire dal Sud. Meglio tardi che mai!
A riportare i piedi per terra ci ha pensato il Ministro dell’Economia Daniele Franco che ha nel suo intervento ha evidenziato che “Il Pnrr è “un’opportunità nuova”, ma da solo non basta. Il Pil pro capite è al Sud il 55% di quello del Nord. Bisogna utilizzare tutti i fondi a disposizione e “saper spendere” le risorse, con una capacità “adeguata” di realizzare i progetti. Non basteranno sei anni per consentire al Mezzogiorno di riassorbire il ritardo. Occorre guardare a un tempo più lungo. Il Pnrr per ora ha avuto effetti limitati sulla nostra economia. Finora sono stati erogati 5,4 miliardi. Il grosso delle spese del Piano e dell’impatto è davanti a noi.”.
Il Libro Bianco presentato a Sorrento, è l’ennesimo “libro dei sogni” – la definizione è della stessa Ministra Carfagna – o il punto di svolta per il destino del Meridione ma anche dell’intero Paese?