Il Comune di Trinitapoli sciolto per condizionamenti mafiosi

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Trinitapoli (BT).

Una nota emessa a conclusione del CDM, comunica che “su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, visti gli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Trinitapoli (BT), ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e il contestuale affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una commissione straordinaria“.

Ricordiamo che il 21 luglio 2020 il Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante aveva proposto lo scioglimento del Consiglio Comunale di Trinitapoli e la contestuale nomina del Commissario per la gestione provvisoria dell’Ente. Il provvedimento si era reso necessario a seguito delle dimissioni del Sindaco di allora, Francesco Di Feo presentate il 30 giugno 2020 e divenute irrevocabili il 21 luglio. Il Comune di Trinitapoli aveva poi rinnovato la propria amministrazione comunale nella tornata elettorale del settembre 2020 che aveva visto la elezione a sindaco di Emanuele Pio Losapio, sostenuto dalla lista Rinascita Trinitapolese 3.0, espressione locale di quasi tutto il centrodestra a trazione Fratelli d’Italia.

Oggi la notizia dello scioglimento del Consiglio Comunale e l’affidamento della sua gestione per i prossimi 18 mesi ad una Commissione straordinaria