Gara di cartello allo stadio Pino Zaccheria. Oggi c’è in scena il Catania di Mister Baldini, che festeggia il primo compleanno sulla panchina degli etnei.
Le squadre sono entrambe in salute. Nelle ultime cinque gare giocate il Catania ha conquistato 10 punti nonostante il pareggio ultimo in casa con la matricola Campobasso, mentre il Foggia di punti ne ha fatti 8 ed è reduce dalla vittoria in trasferta contro la Paganese.
Ma Foggia e Catania non è la prima volta che si affrontano allo Zaccheria. I precedenti dicono che le due squadre si siano incontrate già 25 volte: 12 le vittorie dei rossoneri, 3 quelle dei rossazzurri e 10 i pareggi. Il ricordo personale di chi scrive va alla stagione 1979-80 quando le due compagini militavano nel campionato di Serie C1. La mia prima gara vista allo Zaccheria, una bambina che si avvicinava al Foggia e che da quel momento non l’avrebbe mai più abbandonato. Era aprile e la partita terminò 2-0 per i rossoneri (reti di Petruzzelli e Tivelli), segnando un destino comune per entrambe: la promozione in Serie B.
Bando alle ciance e ai ricordi passiamo finalmente ad analizzare la gara odierna nel dettaglio. Zeman schiera una formazione che ricalca quasi fedelmente quella che ha ben figurato nell’ultima uscita a Pagani. Alastra è infortunato ma Volpe è di nuovo disponibile; eppure il boemo preferisce ancora una volta il giovane Dalmasso tra i pali. In difesa c’è forse l’unica vera novità: Nicolao fuori dalla formazione iniziale con Garattoni e Rizzo sulle due fasce. Coppia di centrali di difesa consolidata con Sciacca e Di Pasquale e centrocampo affidato nuovamente a Rocca, Petermann e Di Paolantonio. Tridente d’attacco solito, composto da Merola e Curcio sulle due fasce e Ferrante al centro, pronto a colpire ancora a rete e ad insidiare il ruolo di capocannoniere al catanese Luca Moro. Un sogno irrealizzabile? Chi può dirlo con questo Foggia e questo Ferrante…
4-3-3 contro 4-3-3, secondo migliore attacco del campionato il Foggia, terzo il Catania. La gara si concentra tutta nel primo tempo, con le emozioni che partono subito dopo il fischio d’inizio. Gli ospiti sono in fase di possesso palla, ma Petermann è bravissimo nel rubarla all’avversario, scendere a rete e servire un assist perfetto a Davide Merola, che davanti al portiere lo trafigge di testa. Sono passati appena 20 secondi e i ragazzi di Zeman sono già in vantaggio di un goal.
Timida reazione del Catania dalla tre/quarti a cui Dalmasso risponde prontamente con i pugni, ma è ancora il Foggia che si fa rivedere in area con Curcio, che al 5’ batte una punizione su atterramento di Petermann. Sala mette in angolo e forse comincia a capire che per lui si prospetta un pomeriggio difficile. Due minuti più tardi, infatti, Garattoni, al volo, calcia di poco fuori lo specchio della porta e al 10’ è ancora Curcio ad impensierire l’estremo difensore catanese.
Intanto, il Catania prova a rimanere alto costringendo Dalmasso a non costruire dal basso. Ed è proprio da un rilancio lungo del portiere rossonero che nasce l’azione del secondo goal: Petermann, ancora lui, vince un contrasto a centrocampo e ruba palla all’avversario per servire Alessio Curcio che arriva in corsa. Bordata precisa che si infila nell’angolino alto alla sinistra di Sala. Siamo al 15’ e il Foggia è sul 2-0. Al goal Zeman resta seduto finché il Capitano non gli va incontro chiedendogli di alzarsi. L’abbraccio tra i due e il bacio dell’allievo al suo maestro regalano una scena a dir poco commovente.
Passano meno di dieci minuti e Garattoni, devastante oggi sulla fascia destra, viene atterrato fuori area (ammonito Pinto). Tocca ad Alexis Ferrante calciare la punizione e di sinistro trafiggere la porta avversaria: 3-0 e siamo ancora al 24’ del primo tempo.
Il Catania è letteralmente annichilito. Baldini guarda la gara sempre in piedi, si sbraccia per dare consigli ai suoi ma la giornata è stregata. Si registra qualche tiepida reazione, prima con Moro che, pure in fuorigioco, non vede la porta, quindi con Rosaia che, da un’azione di calcio d’angolo, batte a colpo sicuro con Dalmasso che toglie il pallone praticamente da sotto la traversa. Bravo il portierino del Foggia e pericolo scampato.
Sul rovesciamento di fronte Sciacca viene ammonito per fallo su Russini, lo stesso che poi perde palla su successivo contrasto con Merola. L’attaccante foggiano è pronto per servire immediatamente Curcio il quale subisce ancora un fallo. Punizione quasi dal limite che il capitano si appresta a battere di destro, mentre accanto a lui si avvicina Davide Petermann. Ed è proprio quest’ultimo a calciare di sinistro con un tiro a giro pronto a sorprendere il portiere avversario. Che giornataccia, siamo al 39’ e Sala incassa pure il quarto goal. Magari spera che sia finita così ma cinque minuti più tardi, su un’azione fortemente voluta e costruita da Rocca, arriva palla a Rizzo che sopraggiunge dalla sinistra per servire un assist al centro dell’area di rigore. Sul pallone si avventa Merola in tuffo mettendo la palla a rete di testa. Il pokerissimo è servito.
Cosa si siano detti nello spogliatoio i calciatori del Catania è impossibile saperlo. Ma dei professionisti devono sempre onorare il campo. Inizia quindi la ripresa e Baldini prova a mescolare le carte facendo entrare gente fresca, Zanchi, Piccolo e Cataldi, che hanno il merito di ravvivare un po’ la squadra. Va detto anche che il Foggia bada solo a contenere e a ripartire.
Non si registra nulla nel secondo tempo se non il goal della bandiera del Catania: alla mezz’ora circa c’è un’ingenuità di Di Pasquale, forse l’unica della giornata, che non riesce ad uscire palla al piede dalla sua area di rigore finendo col regalarla a Moro, che serve un assist perfetto a Greco che trafigge il giovane Dalmasso. Peccato!
Anche Zeman fa le sue sostituzioni, prima Turchetta, Rizzo Pinna e Garofalo e poi Vitali e Gallo, concedendo così l’ovazione al trio delle meraviglie. Oggi tutti e tre in goal. Ferrante è a quota 15, Curcio arriva a 10 e Merola a 7. Son tanti da queste parti e ora ci si comincia a divertire sul serio. Il Presidente Canonico aveva chiesto la terza vittoria consecutiva e i ragazzi lo hanno accontentato. Ora può festeggiare con Zeman. Onestamente non so come stiano le cose tra i due e non giudico senza sapere, ma che trovino la quadra in qualche modo. Questo è il Foggia che noi vorremmo vedere sempre.
E questa è la pagella della Redazione di Mitico Channel.