Le pagelle di Foggia – AZ Picerno. Perché si deve soffrire in questo modo?

Si ritorna allo Zaccheria con la speranza di raggranellare i punti che servono per i play off. Giusto per giocarli, verrebbe da dire. Perché, poi, quali pretese potrebbe vantare questa squadra a sentire il tecnico di Praga?

Di fronte il Picerno di Mister Colucci, cerignolano doc che nel pre-gara ha dichiarato il suo amore incondizionato per Zeman, colui che ha avuto il merito di farlo esordire in Serie A con la Lazio.

Grande lavoro di preparazione per la gara da parte di entrambe le squadre. A dire il vero, il Picerno ha avuto più tempo visto che la partita con il Campobasso di otto giorni fa non si è disputata per neve. Circostanza che può giocare a favore per i calciatori che sono di certo più riposati, ma anche a sfavore per una eventuale perdita di concentrazione. Per come è andato l’incontro di oggi allo Zaccheria diciamo che il riposo forzato ha giovato al Picerno che ha dimostrato a tratti di essere più in palla del Foggia, soprattutto nel finale.

Ma andiamo ad analizzare la gara nel dettaglio. Zeman oggi schiera una formazione alquanto rimaneggiata nel reparto difensivo e al centro del campo, causa assenze per infortuni e squalifiche, oltre a scelte che potremmo definire tecnico-tattiche. Alastra è arruolabile già da due settimane ma il Mister si affida nuovamente al giovane Dalmasso, reo di aver regalato la rete del pareggio al Taranto nel match allo Iacovone di sabato scorso. Sulla fascia destra Garattoni prende sorprendentemente il posto di Nicolao, mentre a sinistra si colloca il solito Rizzo. Coppia di centrali di difesa inedita con Girasole e Buschiazzo, causa la squalifica di Sciacca e l’assenza del febbricitante Di Pasquale. Centrocampo stravolto rispetto alle ultime gare disputate e per l’occasione affidato a Rocca, Petermann e Gallo. Chiare le intenzioni di Zeman di dare maggiore qualità nel servire più palloni al trio d’attacco composto da Merola e Curcio sulle due fasce e Ferrante al centro, pronto a colpire e ad uscire dal periodaccio che non lo vede in goal da oltre un mese.

Inizia il primo tempo ed è il Picerno a rendersi per primo pericoloso. Siamo all’8° minuto della gara e i lucani battono due corner, uno di seguito all’altro, con Gerardi che finisce col calciare debolmente a rete. La reazione del Foggia non tarda ad arrivare, prima con Gallo, che da fuori area lancia una palla altissima sulla traversa, e poi con Ferrante che ruba palla all’avversario e la porta avanti calciando di sinistro, ma direttamente sul portiere.

Siamo al 20’ e per un buon quarto d’ora non accade più nulla o quasi: pochi affondi sia dall’una che dall’altra parte. Si pensa più a non prenderle che a darle e che lo faccia il Picerno ci sta pure, che invece sia il Foggia a non accelerare è preoccupante. Si gioca in casa e dai rossoneri si vuole e si deve pretendere qualcosa in più. Ma il Picerno copre bene e il Foggia non punge e sembra non trovare spazi tra le fitte maglie dei lucani.

Al 33’ comincia a ravvivarsi nuovamente l’incontro. Tutto parte da un’ingenuità difensiva dei Satanelli – tante oggi a volerle contare – di cui approfitta Gerardi, che con un diagonale rasoterra quasi lambisce il palo. Bravo Dalmasso in questa circostanza a mettere in angolo.

Come si dice spesso? “Goal mancato, goal subito”. Dopo appena tre minuti Ferrante, su splendido assist di Curcio, prende in pieno la traversa. La palla finisce tra i piedi di Petermann che spara una botta a rete, ma non trattenuta dal portiere. Arriva così Ferrante che fa tap-in realizzando il 13° goal personale. Il Picerno recrimina chiedendo il fuorigioco, le immagini diranno che la rete era assolutamente regolare.

Da qui in poi inizia un’altra gara per i rossoneri tanto che il primo tempo si chiude con il Foggia in attacco, prima con Ferrante che stavolta segna davvero in fuorigioco, poi con Curcio al 43’, il cui tiro viene deviato in corner, e infine con Merola, oggi impreciso e sfortunato, che stampa la sfera sulla traversa.

Inizia la ripresa con il Picerno che proprio non ci sta ad andare a casa sconfitto. Al 2’ si registra subito una punizione insidiosa di D’Angelo, che Dalmasso riesce a neutralizzare. A seguire una doppia occasione per i lucani: prima Gerardi, poi ancora D’Angelo, lanciati a rete, si vedono murare non dal portiere foggiano bensì da Garattoni, oggi al rientro tra i titolari. Ottima la sua prestazione per tutti i novanta minuti.

Il Foggia traballa. Il Picerno è più in gambe ma come nel primo tempo affonda la rete avversaria. Al 9’ Petermann calcia dalla distanza. Il tiro è forte e Viscovo, non proprio esente da colpe, non trattiene. “2-0 e porta a casa”. Macché, pure stavolta non si può stare tranquilli allo Zaccheria.

Valzer di sostituzioni per Zeman che ridisegna il centrocampo: Rocca e Gallo, poco incisivi oggi, entrambi fuori e sostituiti da Garofalo e Di Paolantonio. Anche Rizzo in difesa viene richiamato per Nicolao. Qualche minuto più tardi il tecnico del Picerno fa lo stesso. Le squadre si riassettano ma sembra che i lucani ne abbiano di più. Che i loro cambi siano stati davvero azzeccati a differenza di quelli di Zeman?

Fatto sta che dopo poco il Picerno riapre la gara con Vivacqua, scattato sul filo del fuorigioco tra i due difensori rossoneri. Facile segnare con Dalmasso fuori dei pali. D qui seguirà prima una punizione insidiosa, che stavolta trova pronto il portierino, che tuffandosi mette in angolo, poi un diagonale che rade il secondo palo. Fortunatamente non c’è nessuno del Picerno a metterla dentro.

La squadra di Zeman non è più la stessa. Che si sia adagiata pensando di avere in pugno la partita? Eppure, il Picerno è avvezzo ai recuperi e lo si dovrebbe sapere che non demorde fino all’ultimo respiro. A dieci minuti dalla fine Petermann recupera palla a centrocampo e serve il solito Ferrante, oggi particolarmente ispirato, che avanza tra due avversari e la mette dentro. Anche stavolta Viscovo non trattiene.

Pensi che sia davvero finita così? Manco a dirlo. Colucci si gioca le ultime carte e mette dentro Reginaldo, tenuto inspiegabilmente fuori fino a questo momento, e la squadra si fa ancora più pericolosa in avanti. Il Foggia non riparte, anzi indietreggia e regala anche il secondo goal agli avversari su un’azione che ha dell’incredibile. È il 94’ e non c’è più tempo per segnare ancora.

Finisce così, sul punteggio di 3-2. Petermann e Ferrante i migliori in campo. Merola e Rocca, quest’ultimo al rientro, piuttosto deludenti. Gli uomini di Zeman si prendono i tre punti e scavalcano il Latina in classifica, quanto basta per raggiungere l’ottavo posto. Il settimo, che da ieri sappiamo essere il nostro obiettivo, è vicino. Tanto abbiamo capito che per quest’anno non possiamo aspettarci nulla di più…

Questa la pagella della Redazione di Mitico Channel.