Foggia: l’importanza delle parole tra gioco, risultati e… 

“Lasciamo parlare il campo”. Fin dall’alba dei tempi, il calcio ha sempre vissuto di definizioni, etichette e modi di dire come questo. Una sorta di punto di incontro o forse anche un tentativo esasperato per mettere la parola fine ai dibattiti tra visioni contrapposte. Inevitabile. In casa Foggia però, questa espressione non è riuscita ancora a smorzare la fiamma ardente delle discussioni rossonere. I punti di vista dei tifosi sono tanti, ognuno supportato da una propria logica ponderata, ma anche emotiva. Una conseguenza ineluttabile, soprattutto quando si parla della propria squadra del cuore. 

Una realtà più che condivisibile, ma che oggi ha acceso (di nuovo) un lume di riflessione su coloro che hanno sempre permesso al campo di parlare: giocatori e allenatori. All’ombra dello Zaccheria continua a tenere banco l’andamento altalenante della ciurma di Zdenek Zeman. Dai risultati incoraggianti del girone di andata ai passi falsi di inizio anno. Un momento storico che ha fatto storcere il naso ai più, ma soprattutto generato un malumore quasi al limite di un esagerato sconforto. 

Uno stato delle cose che ha spinto lo stesso Sdengo a prendere le redini della situazione come nel post gara col Palermo. Nel quale si è trovato “costretto” ad elencare i diversi dati (positivi) maturati dalla sua squadra fino a quel momento. Una mossa improvvisa che ha assunto i contorni di un colpo di teatro, ma che in realtà ha dato sostanza al reale momento vissuto dalla squadra rossonera. Una sorta di ultimo tentativo, dove i numeri hanno preso il posto delle parole per cercare di rispondere analiticamente a tutti quelli che hanno continuato ad additare il suo gruppo, oltre forse il limite da lui tracciato. 

Insomma una specie di fuori programma, ma Zeman non si è fermato solo ai numeri. Le sue dichiarazioni hanno sempre regalato parole non dette e più in generale pensieri nascosti. L’ultimo in ordine cronologico è datato 6 marzo 2022: conferenza stampa pre derby col Taranto. “Lavorare per un’intera settimana dovrebbe essere una cosa positiva. Tuttavia io sono sempre stato abituato a svolgere una doppia seduta di allenamento due volte alla settimana. Vista però la mancanza del campo dobbiamo allenarci una sola volta al giorno. Per me sinceramente è poco, soprattutto dal punto di vista del lavoro tattico”.

Una riflessione che all’orecchio del giudizio comune è forse passata in secondo piano, ma che in verità ha gettato nuova luce sulla reale quotidianità del Foggia odierno. Al netto del tema riguardante il campo di allenamento, le parole di Sdengo sono sembrate ancora una volta un pensiero quasi ridondante. 

Una specie di richiamo (l’ennesimo) ad una realtà che il mondo rossonero continua a non accettare fino in fondo. Quella di un gruppo bisognoso di andare ben oltre la semplice settimana di allenamento. Un passo obbligato per comprendere al meglio la filosofia zemaniana e di conseguenza per ovviare alle difficoltà oggettive di squadra. Ostacoli che buona parte del tifo rossonero ha anche definito veri e propri limiti sia a livello dei singoli che di gruppo. 

Dove possa trovarsi la verità non è dato ancora saperlo, ma i pensieri di Sdengo sono andati sempre in questa direzione. Un cammino tortuoso, come evidenziato più volte dai suoi giocatori, ma necessario per realizzare quella immagine di Foggia ben impressa nella sua mente. Un’utopia? Difficile dirlo, ma il tecnico di Praga ha sempre avuto le idee chiare, come dimostrato nel post gara con il Bari. 

“Il gruppo ha molti margini di miglioramento sia a livello individuale che di squadra. Magari i nuovi non sanno bene come muoversi, perché giocano ancora un determinato tipo di calcio molto diverso dal nostro, ma spero che tutti riescano a migliorare”. Un monito (lo stesso) che il tecnico boemo ha lanciato per tutta la stagione. Forse allora bisognerebbe fare un passo indietro e capire fino in fondo i pensieri di un uomo dalle poche parole. Nella speranza che il campo gli dia ancora ragione tra gioco, risultati ed un finale di campionato ancora tutto da affrontare.