Oggi è la giornata della donna.
Giornata, non festa – come preferisce che venga definita, a ragione, la mia amica poetessa Laura Sposato. Perché le parole hanno un peso e la festa ha cadenza annuale (compleanno, anniversario, Natale, etc.), giornata ricorda meglio che l’impegno per il superamento delle disuguaglianze di genere non può (e non deve) essere ricordato solo in questo giorno, ma ogni giorno.
“Oggi l’ otto e anche domani” ha scritto Laura in un suo post su facebook e sono sicuro , conoscendola che quel “l’otto” può essere letto con e senza apostrofo. Da sempre questa giornata ha celebrato la lotta per l’emancipazione della donna, (oggi si preferisce definirla parità di genere). Il cammino è ancora lungo e siamo lontani dall’obiettivo. Quest’anno poi la mimosa diventa inevitabilmente anche simbolo di pace, perché le donne, tutte le donne ucraine e non solo, chiedono che venga riconosciuto il diritto fondamentale per ogni essere umano (donna o uomo): la Pace.
