Sistema carcerario in Puglia, OSAPP denuncia: “Situazioni disumane e fuori da ogni logica. Il Governo intervenga!”

Sono insostenibili condizioni di servizio e di sicurezza interne all’interno delle carceri pugliesi, a grave discapito dell’incolumità del personale e della funzionalità istituzionale presso gli istituti penitenziari“. A denunciarlo – ancora una volta – l’Organizzazione Sindacale Autonoma della Polizia Penitenziaria OSAPP che con Pasquale Montesano, Segretario Aggiunto OSAPP, denuncia non solo le gravissime condizioni del sistema penitenziario in cui versano le case circondariali pugliesi ma anche quelle di lavoro degli operatori della Polizia Penitenziaria. “Sono situazioni diventate disumane e fuori da ogni logica, tuona Montesano. “Giorno dopo giorno sta creando gravissimo disagio lavorativo di tutti gli addetti in particolare coloro che operano nelle sezioni detentive a contatto con i detenuti”. La carenza dell’organico, la fatiscenza delle strutture, l’assenza di adeguati corsi di aggiornamento e formazione, la carenza del vestiario, l’assenza e la mancata copertura dei ruoli di comando e direzione dei siti territoriali crescono in maniera esponenziale mentre aumentano eventi critici quali aggressioni risse spaccio di sostanze stupefacenti introduzione cellulari evasioni gestione detenuti psichiatrici i continui tentativi della criminalità organizzata a destabilizzare un sistema già debole. “Le ragioni di tali condizioni sono molteplici e annose”, continua la nota a firma dell’OSAPP, “e risiedono in primo luogo nella particolare tipologia della popolazione detenuta allocata nelle strutture composta da soggetti appartenenti alle varie “famiglie” associate ad una criminalità organizzata particolarmente attiva e cruenta nella regione Puglia“. Il dirigente sindacale si domanda: “cos’altro dovrà accadere affinché il Governo faccia priorità del sistema penitenziario con annunci e atti concreti e tangibili, in Puglia e non solo? Ormai i continui eventi critici stanno facendo precipitare i nostri penitenziari ai livelli di quasi mezzo secolo fa , carceri ormai fuori controllo a dispetto del diuturno sacrificio delle donne e degli uomini del Corpo di polizia penitenziaria, i quali pagano sulla loro pelle gli anni di abbandono della politica e il pressapochismo dei governi, ivi compreso quello attualmente in carica”.

CARCERE DI FOGGIA


La regione Puglia può ospitare a pieno regime strutturale 2284 detenuti mentre allo stato ne ospita circa 3500 e registra una carenza negli organici di 300 unità, Foggia , Taranto e Bari come in tutti gli istituti della regione Puglia, mancano uomini mezzi e risorse per mettere in sicurezza le strutture gli utenti e operatori tutti.Gli eventi critici del 2021 e dei primi mesi del 2022 potrebbero causare conseguenze gravissime se nell’immediato non saranno attuate forme di rinnovamento e maggiore organizzazione con estrema urgenza per un sistema che non può e non deve essere gestito con superficialità pena maggiori e più gravi conseguenze per gli operatori e per le cittadinanze….dalla politica e da tutte le articolazioni di governo immediati e non più rinviabili riforme e interventi in linea al ruolo e i compiti della Polizia Penitenziaria “.
Ruggiero Damato, Segretario Regionale OSAPP Puglia, evidenzia inoltre la continuità degli interventi di carattere regionale attraverso il coinvolgimento degli organi territoriali di Governo sulle condizioni, perduranti da fin troppo tempo. “Non si vuole come O.S. del Personale di Polizia Penitenziaria né svolgere il ruolo di facile “Cassandra” rispetto a situazioni che potrebbero rendersi del tutto irreparabili, né assolvere attraverso il proprio silenzio chi pur non avendo determinato nel tempo il disastroso contesto a cui ci si riferisce ha assunto di fatto la responsabilità di correggerne le molteplici e perniciose conseguenze e, ciononostante, pur sapendo bene di cosa si tratta e quali siano fatti e comportamenti che ne sono concausa, non ha adottato ad oggi alcun correttivo“.

Emergenza carceri italiani
Damato e Montesano dell’OSAPP (organizzazione sindacale polizia penitenziaria)

Il grido d’aiuto dell‘Osapp è indirizzato al Governo centrale. I due dirigenti sindacali Montesano e Damato sottolineano: ”per l’ennesima svolta vogliamo far arrivare agli organi di governo e dell’amministrazione Penitenziaria il nostro motivato dissenso per l’assenza di iniziative necessarie in Puglia che da anni sottace sulle disastrose relazioni sindacali che nella regione è stata ed e ancora teatro di eventi di particolare gravità, tuttora fonti di preoccupazione e di disagi per gli addetti del Corpo non solo locale, senza tralasciare l’avvio di violente campagne di denigrazione, tuttora in atto in danno dell’intera Polizia Penitenziaria oltre alle facili “strumentalizzazioni” .
All’indomani della visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e della Ministra della Giustizia Marta Cartabia alla Casa Circondariale di S. Maria Capua Vetere, la realizzazione delle promesse fatte che invece ad oggi “risultano solo fattori di circostanza mentre il sistema peggiora giorno dopo giorno e la Puglia” ne è testimonianza il disagio in cui continuano ad operare gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria .
Taranto Foggia e Bari , senza tralasciare le altre strutture pugliesi, necessitano nell’immediato di interventi strutturali e di organici , pena , maggiori e più gravi conseguenze che scongiuriamo“. Agli organi istituzionali e al mondo politico è rivolto l’appello e la richiesta di immediata di apertura di una stagione di rinnovamento e di riforme irrinunciabili e l’immediata procedura di assunzioni straordinarie.Noi”, chiude la nota, “continueremo interrottamente a denunciare i disagi che vivono gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria, plauso a loro e tutti coloro in servizio presso le strutture territoriali, in particolar modo a Bari, Foggia e Taranto i quali – con dedizione professionalità ed accortezza – evitano, nonostante il gravissimo stato in cui sono costretti a lavorare, maggiori e più gravi conseguenze, continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari”.