Parola d’ordine: attenzione. La roboante vittoria del Foggia contro il Palermo ha ravvivato la fiamma emotiva del popolo rossonero. Più che giusto. La ciurma di Zdenek Zeman è riuscita a dare in 90’ forma e sostanza ai desideri dei tifosi: abnegazione, cinismo e soprattutto una goleada ormai lontana nel tempo. L’ultima infatti risaliva al 28 novembre 2021: Foggia-Vibonese (5-2). Teatro “Pino Zaccheria”, attori: Tuzzo, Nicoletti, Ferrante e Curcio (doppietta).
Una storia di ieri. Quella odierna ha visto invece un Foggia che potrebbe essere definito 2.0 o quasi. Una realtà con nuovi giocatori, ma sempre con la stessa idea predominate: quella di vincere col gioco. Detto fatto. La sfida col Palermo è stata forse la migliore rappresentazione della filosofia zemaniana. Una squadra improntata all’attacco del suo avversario, ma soprattutto dei problemi che hanno caratterizzato il recente passato.
Ora però arriva il bello. Zeman & Co. sono chiamati a delineare ulteriormente l’ottima prestazione di martedì contro due dirette concorrenti alla corsa playoff: Monopoli e Turris. Squadre protagoniste di un campionato di alto livello, ma che oggi continuano a vivere un periodo complicato e molto simile a quello che ha attanagliato la ciurma rossonera.
Semplici analogie? Difficile dirlo. Il Foggia ha dimostrato che con pazienza e sano lavoro le difficoltà possono essere superate. Nulla di definitivo, sia chiaro. La vittoria dello Zaccheria è riuscita a dare sostanza al complicato percorso di ripresa di inizio anno, ma certamente non ha potuto decretarne la sua fine. Un monito che deve mantenere il Foggia sui binari della calma e della concentrazione. Fattori vitali per affrontare al meglio due avversarie ferite, ma ben lontane dall’orlo del precipizio.
Allora ecco che la gara del “Veneziani” assume un valore diverso. La squadra di Alberto Colombo è reduce da due sconfitte nelle ultime tre partite: Picerno (3-0) e Campobasso (1-0). Incidenti di percorso che hanno rispolverato un altro periodo complicato dei neroverdi, proprio con le stesse squadre o quasi nel girone di andata. Una serie di difficoltà che hanno rischiato di mettere in crisi una delle migliori realtà del girone C. Un potenziale vantaggio, ma anche un pericolo più che reale per i rossoneri. Del resto i 43 punti in classifica del Monopoli rappresentano una realtà ben definita. Una cavalcata iniziata proprio all’indomani della sconfitta contro il Foggia (1-0). Allora ecco che torna perentoria, la parola d’ordine del presente rossonero: attenzione.
Una filosofia da applicare anche contro la Turris. Il gruppo di Bruno Caneo sta vivendo il periodo più buio del suo campionato: quattro sconfitte consecutive. Risultati paradossali per una squadra con il secondo attacco del torneo (43 gol segnati) e forte dei suoi 39 punti in classifica. Numeri in contrapposizione che hanno evidenziato ancora una volta, l’unica certezza di questo campionato: nulla è scontato. Un’arma a doppio taglio che il Foggia dovrà maneggiare con cura. Nella speranza che la vittoria col Palermo sia solo il principio di un nuovo e definitivo inizio.