L’energia dei tifosi, il vantaggio lampo al 4’ con Di Paolantonio, il pareggio contestato di Brunori (24’) e l’egemonia del Foggia che porta al 4-1 finale. La ciurma di Zdenek Zeman risponde con un perentorio successo alle critiche delle ultime settimane. Tante, forse troppe, ma i rossoneri non accusano il colpo e calano un poker d’assi che porta anche le firme di Merola (35’), Garofalo (56’) e Curcio (67’). Tre punti prorompenti che rilanciano i satanelli nella corsa playoff e rispediscono al mittente le precoci arringhe accusatorie dell’ultimo periodo.
Vantaggio lampo e pareggio contestato -Il Foggia ha voglia di rivalsa e si vede. Al 4’ arriva subito il gol con Di Paolantonio ben servito da un fendente di Nicolao in area di rigore: piattone a pochi passi dalla porta e gioia sulle gradinate. Ferrante ci prova al 10’ con un tiro al volo dal limite: palla alta sulla traversa. Il Foggia detta le regole del gioco, ma al 24’ accade qualcosa. Il Palermo attacca, l’ex Floriano pennella per Brunori che vola verso l’area: tiro di prima intenzione e gol a porta vuota. Il Foggia protesta. Volpe si ferma per un problema muscolare che gli impedisce di lanciarsi sul pallone. I rosanero esultano e i rossoneri si arrabbiano.
Dalmasso entra al posto dell’ex Cremosese: esordio con la maglia rossonera (26’). I padroni di casa insistono. Al 35’ arriva il gol del nuovo vantaggio. Curcio controlla elegantemente un pallone spazzato dal suo portiere, girata e rapido passaggio per Merola in inserimento: destro rasoterra che supera Pelagotti. Il Palermo accusa il colpo. Al 37’ escono Floriano, Odjer e Felici per Soleri, De Rose e Crivello. Al 42’ è proprio quest’ultimo a cercare il gol con una conclusione al volo su assist di Valente: tiro sbilenco.
Strapotere rossonero – Il secondo tempo inizia con un cambio tra i rosanero: Fella per Luperini. Pochi minuti e arriva il terzo gol del Foggia (56′). Di Paolantonio premia l’inserimento di Garofalo con un pallone insidioso in area di rigore: l’ex Avellino colpisce al volo ed insacca sotto l’incrocio. I rossoneri sono padroni del campo. Al 60’ arrivano i cambi di Zeman: Di Pasquale e Merola per Girasole e Vitali. Baldini risponde con Silipo al posto di Damiani.
E’ una sfida a senso unico. Al 67’ Nicolao serpeggia tra le maglie rosanero e mette la palla in area: l’azione è rocambolesca. Curcio ne approfitta ed insacca di testa il definitivo 4-1 a pochi passi dalla porta. Da questo momento il Foggia abbassa il ritmo. Sciacca prende il posto di Buschiazzo (73’). Al 75′ il capitano rossonero ci riprova dal limite dell’area: Pelagotti respinge. Il Palermo tenta di riemergere, ma trova le giovani mani di Dalmasso sulla conclusione da fuori di Brunori (80’) e sul tiro insidioso di Valente (88’). L’ultima azione prima del fischio finale dell’arbitro Ricci dopo 3’ di recupero.
foto: Donato Nardella