Gianluca Turchetta ha fatto il primo gol in maglia rossonera sabato a Messina e ha il morale alto. “Sono contento che la mia rete sia servita a evitare la sconfitta in questo momento delicato che attraversa la squadra. Con un po’ di fortuna avremmo potuto ribaltare il risultato. Per me il gol di sabato è solo un punto di partenza. Ora dobbiamo dare continuità ai risultati e metterci lo stesso impegno profuso fino ad ora”. Ha aggiunto di essere contento del suo passaggio alla corte di Zeman: “Il trasferimento al Foggia è stato emozionante, in una piazza tanto importante. Essere chiamato da Zeman è per me motivo di orgoglio ed è una tappa importante della carriera. Il mister vuole da me cose nuove che in passato non avevo mai fatto. Posso crescere e migliorare anche se ho 30 anni. Il gruppo mi ha accolto molto bene. Mi sono subito integrato perché ho trovato un gruppo di bravi ragazzi”. Turchetta dice di non avere avuto molte difficoltà di ordine tattico con Zeman, ma ha sottolineato che per lui si tratta di un cambio di mentalità importante e con il boemo può fare un salto di qualità. ”Il mister dice sempre che bisogna attaccare la porta e non avere cali di tensione. Bisogna avere sempre ritmo e intensità giusti. Dobbiamo fare in partita quello che proviamo in allenamento”. Parlando delle sue caratteristiche, Turchetta ha detto che lui è portato più a prendere palla e puntare. “Se migliorassi nell’attaccare la porta diventerei un attaccante completo”. L’esultanza dopo il gol a Messina? Niente di particolare, è rivolta agli amici del mio gruppo di Ravenna che mi segue sempre con affetto. In vista della partita di domani contro il Palermo, l’attaccante rossonero si è detto convinto che con volontà e rabbia giusta il Foggia può tornare alla vittoria. “Dobbiamo giocare da Foggia e mettere in campo le idee che abbiamo e i meccanismi che proviamo in allenamento. Dobbiamo essere la mina vagante del girone perché abbiano tanta voglia di rifarci”.