Maria Chiara Giannetta: Il saluto a Foggia (in dialetto) dal palco dell’Ariston

Un saluto a mamma e papà che stanno sop’u divn, un saluto agli amici, un saluto a Foggia e magnatv i scagliuzz“.

La lezione smart di foggiano che Maria Chiara Giannetta, co-conduttrice con Amadeus della quarta serata del Festival di Sanremo, ha tenuto questa sera dal palco dell’Ariston ha scatenato i social. Una Maria Chiara Giannetta spigliata, simpatica, bella ed elegante che ha voluto regalare alla sua (nostra) città un gradito saluto che si è concluso con un immancabile Za Fo.

L’attrice foggiana si è poi esibita con Maurizio Lastrico, attore e cabarettista genovese, in un divertente botta e risposta a suon di frasi estrapolate dai testi di famose canzoni. Toccante infine il momento in cui l’attrice e co-conduttrice ha voluto accanto a sé i suoi cinque ‘guardiani’ non vedenti che le hanno fatto da coach per entrare nel personaggio di Blanca.

I social si sono subito infiammati dopo il saluto in dialetto che Maria Chiara ha voluto dedicare a Foggia. Tanti, tantissimi gli apprezzamenti e i ringraziamenti rivolti alla giovane attrice dai tanti foggiani sparsi nel mondo.

Qualcuno penserà (ed è stato scritto sui social) che inorgoglirsi per una breve e semplice frase dialettale detta in TV possa essere banale e da provincialotti.

Può essere.

Questa sera vogliamo fieramente essere “provinciali“, perché è rinfrancante ascoltare il nome della nostra città citato in televisione e nel programma con i più alti ascolti, non per episodi di cronaca giudiziaria o nera come sempre più spesso accade ma per un piacevole e ben riuscito momento di spettacolo. “La bellezza salverà il mondo” diceva Dostoevskij e il momento di bellezza che ci ha regalato Maria Chiara Giannetta con la sua simpatia e la sua arte dal palco dell’Ariston può anche essere un piccolo aiuto per affrontare le tante difficoltà della nostra città.

Grazie Maria Chiara per la piccola/grande soddisfazione che ci hai regalato questa sera e a tutti quegli artisti foggiani che hanno sempre ricordato con orgoglio le proprie origini.