Al Museo di Foggia in mostra le origini dei Dauni con “Arpi riemersa”

Dalla rete idrica alla scoperta delle necropoli è il titolo della mostra allestita da venerdì 4 febbraio presso il Museo del Territorio di Foggia, una importante e significativa occasione per approfondire la storia di uno dei più importanti insediamenti dell’antica Daunia, sulla scia dei lavori condotti dalla indimenticata archeologa foggiana Marina Mazzei negli anni in cui era responsabile del Centro operativo per l’archeologia della Daunia della Soprintendenza archeologica della Puglia.

Si tratta anche di un’ulteriore tappa del progetto Arpi Project: abitare la città che coinvolge, dal 2014, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, il Centre Jean Bérard di Napoli e l’Università degli Studi di Salerno nelle ricerche sull’insediamento daunio allo scopo innanzitutto di precisare, attraverso il recupero dei dati delle ricerche pregresse e lo studio dei paesaggi rurali e urbani occorsi nel tempo, le dinamiche di occupazione e la destinazione d’uso degli spazi domestici e i rapporti tra l’abitato, le aree di culto e gli spazi funerari.

Negli ultimi anni le ricerche si sono concentrate sugli scavi realizzati nel territorio di Arpi in occasione dei grandi lavori pubblici condotti tra il 1969 e il 1992 e, in particolare quelli che hanno riguardato la messa in opera della rete idrica del Consorzio di Bonifica della Capitanata realizzati dall’Impresa SAFAB. Le trincee misero in luce, dal settembre 1991 al marzo 1992, numerose tombe, un segmento dell’aggere e alcuni settori di abitato tra i quali anche la domus detta “del mosaico dei leoni e delle pantere” nell’area di Montarozzi.

Già negli anni scorsi, nell’ambito del progetto “Al Museo in Tutti i sensi”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù alla APS Mira e Claudio Grenzi sas, erano state realizzate nel Museo del Territorio due importanti mostre su Arpi.

Con questo nuovo evento è possibile proseguire un percorso di valorizzazione che ha come obiettivi sia quello di offrire ad un pubblico ampio la possibilità di approfondire la conoscenza delle civiltà del passato del nostro territorio e delle attività di tutela, ricerca e valorizzazione, sia quello di promuovere la dimensione sociale del museo.

Grazie al protocollo di intesa sottoscritto a Novembre del 2019 tra la Soprintendenza e il Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia – Polo biblio-museale di Foggia, nel Museo del Territorio è stata progettata e realizzata a cura della Soprintendenza e dal Centre Jean Bérard di Napoli la mostra Arpi riemersa. Dalla rete idrica alla scoperta delle necropoli (Scavi 1991-1992), che oggi inauguriamo.

Quest’ultima presenta i risultati preliminari della ricerca condotta sulle tombe scoperte durante gli scavi delle trincee SAFAB, attraverso l’esposizione di una selezione di contesti funerari che copre un ampio arco cronologico compreso tra la seconda metà del VI e la prima metà del III secolo a.C. Si è scelto di costruire per la mostra un percorso articolato in tre grandi fasi segnate ciascuna da cambiamenti nel rituale e nelle pratiche funerarie, nella tipologia sepolcrale, nella composizione dei corredi funerari deposti accanto ai defunti e nelle produzioni vascolari attestate, integrando le conoscenze già acquisite sulle trasformazioni urbane, culturali e sociali che interessarono uno dei più grandi insediamenti dauni.

Oltre al catalogo edito da Claudio Grenzi Editore, per tutti coloro che non potranno recarsi al museo o prolungare la visita della mostra Arpi riemersa, sarà presto possibile scoprirla anche virtualmente. La mostra sarà fruibile tutti i giorni dal lunedì al sabato, con i seguenti orari: 9.00-13.00 e 16.00-20.00. Nei giorni successivi alla presentazione, e per tutta la durata della mostra, sarà possibile usufruire del servizio di visita guidata. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0881/706464 oppure 706467; e-mail: museodelterritorio.foggia@regione.puglia.it. La prenotazione può essere effettuata anche utilizzando l’app IoPrenoto.