Foggia: ora è tempo di tornare in campo… tutti insieme

Resta o non resta? Questo è stato il pensiero più comune tra il popolo rossonero, durante le ore concitate che hanno portato all’inaspettato rinnovo di Zdenek Zeman e del d.s. Peppino Pavone. Una sorpresa nella sorpresa che ha visto il reintegro del direttore barlettano e il rinnovo di entrambi fino al 2023. Una notizia che ha rimescolato le innumerevoli considerazioni dei giorni successivi al “caso Pavone” e portato ad un’unica affermazione: “Menomale”.

Un sospiro di sollievo che ha dissipato le immagini di un progetto sul punto di crollare e di un saluto turbolento (definitivo) tra Foggia e Zeman. Nulla di tutto questo, anzi. L’istantanea che ha ritratto i sorrisi del presidente Nicola Canonico e di Sdengo (momento della firma) ha messo la parola fine su una diatriba dai risvolti potenzialmente catastrofici. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Adesso però viene il bello o per meglio dire la parte preferita dai tifosi: il calcio giocato.

L’unico in grado di creare incomprensioni, ma anche di fortificare le basi di un progetto come quello del Foggia. Ora il bisogno è quello di passare dai tavoli di discussione alla concretezza delle azioni. Un passaggio che dovrà essere guidato da un solo obiettivo: quello di realizzare al meglio quanto stabilito. Un lungo percorso tutto da affrontare e che nel frattempo ha lasciato al mercato le principali attenzioni del presente rossonero. 

L’arrivo di Alessandro Di Paolantonio è passato pressoché inosservato. Anche qui una notizia quasi improvvisa, ma che ha assunto fin da subito il valore di un suggello tra le parti per i modi e i tempi con i quali è stato ufficializzato. Nulla di anomalo, anzi più che logico. L’esperto centrocampista è andato a rimpinguare un reparto in difficoltà e la prima occasione potrebbe averla già con la Juve Stabia. Sotto stretta sorveglianza anche la situazione di Gianluca Turchetta. L’attaccante ha rescisso con l’Imolese e le ultime indiscrezioni continuano ad accostarlo sempre di più al Foggia. Possibili novità a stretto giro di posta.

Ma al netto di un mercato in continuo fermento, la ciurma rossonera si appresta ad affrontare una sfida diversa dalle altre. La partita con la Juve Stabia (lunedì ore 21:00) ha assunto un valore che va ben oltre i punti in palio. E’ il primo passo verso un nuovo campionato. Lo spartiacque tra quello che è stato e che sarà. L’ideale sarebbe ripartire con una bella vittoria, ma soprattutto con la forza di una premessa ben definita: andare tutti nella stessa direzione. 

Una visione di intenti condivisa anche dallo stesso Pavone sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. “Non c’è molto da dire, a volte da questo tipo di litigi si esce più uniti di prima. Ora bisogna remare insieme nella stessa direzione per riuscire a centrare gli obiettivi. Vogliamo tutti il bene del Foggia, per questo abbiamo raddoppiato gli sforzi per riuscire a costruire qualcosa d’importante. In questo momento dobbiamo solo cercare di rinforzare la rosa con i tasselli giusti. Con il tecnico siamo d’accordo sul fatto di non stravolgere l’assetto”.

Parole inequivocabili. Un monito per il futuro, ma anche per il vicino passato. Le sfide con Monterosi e Latina hanno forse rappresentato il punto più buio del campionato rossonero. Le difficoltà avute sul campo sono state la costante degli ultimi 180’. Una “continuità” che ha forse nascosto i reali ostacoli della ciurma rossonera. Impedimenti più psicologici che tecnico-tattici. Zeman sarà quindi chiamato a svolgere un compito più complicato del solito. Una sfida ardua, ma da superare ad ogni costo. 

Del resto la sua squadra ha dimostrato di poter stare tra le grandi del campionato e i 31 punti (33 sul campo) sono la prova del grande lavoro svolto fino ad ora. Quindi bisogna e si può migliorare. Questo è l’obiettivo primario del Foggia di oggi. Ma per farlo è necessario scendere in campo tutti insieme e ricordare nei momenti di difficoltà quell’immagine che ha fatto gioire l’intero popolo rossonero. La firma di Zdenek Zeman su un futuro ancora tutto da scrivere.