Le pagelle di Foggia-Latina. Che scempio per la squadra di Zeman

Finalmente in campo dopo un mese di stop. L’ultima per il Foggia sempre in casa allo Zaccheria contro il Monterosi, finita con uno striminzito pareggio 1-1. L’ultima per il Latina in terra pontina terminata con una vittoria strepitosa (1-0) sul Palermo, che ha chiuso la gara in nove registrando la dipartita di mister Filippi.

Insomma, oggi le premesse non erano assolutamente delle migliori: a Foggia arrivava una squadra non facile da affrontare, capace di inanellare nelle ultime quattro gare giocate gli stessi risultati del Bari capolista (due vittorie e altrettanti pareggi) e presentatasi in campo non più come la matricola del campionato ma come una squadra che aveva voglia di dimostrare i suoi valori. Di Donato, fra l’altro, aveva parlato chiaro nella conferenza stampa pre-gara dichiarando l’intenzione di voler fare risultato a Foggia, per quanto il Latina non fosse con la rosa al completo: otto i calciatori assenti, tra cui il bomber Carletti infortunatosi all’ultimo secondo durante l’allenamento.

E in effetti, così è andata. Il Latina ha vinto e stravinto convincendo con aggressività, velocità, triangolazioni e gioco corale. Di fronte una squadra assente, irriconoscibile, che ha provato a reagire solo nel secondo tempo.

Andiamo alla gara. Oggi i ragazzi di Zeman sono scesi in campo con una formazione ampiamente rimaneggiata. Alastra rientra finalmente tra i pali dopo un’assenza prolungata causa infortunio, Nicoletti a sinistra e novità della giornata Rocca terzino destro. Ma Zeman era stato chiaro in conferenza stampa quando aveva sottolineato che le assenze fossero tante e che si sarebbe dovuto “fare di necessità virtù”. Al centro della difesa Di Pasquale con Girasole che sostituisce l’assente Sciacca e centrocampo affidato a Garofalo, Gallo e Rizzo Pinna, autore dell’ultima rete in campionato del Foggia. In attacco il tridente formato da Tuzzo e Curcio laterali e Ferrante al centro. A proposito, altra novità della giornata è la fascia di capitano restituita a Curcio, vista l’indisponibilità di Sciacca.

Chi si aspettava una partita all’insegna del Foggia di Zeman si è sbagliato alla grande. Già dalle prime battute si è capito subito che proprio “non tirava aria” allo Zaccheria. Meno di un minuto di gioco e già il primo brivido per Alastra, che oggi è risultato anche il migliore in campo nonostante le tre staffilate subite. Secondo minuto e il portierone rossonero deve ripetersi finché al 14esimo non passano in vantaggio i pontini con Nicolao su un’azione in area che ha dell’incredibile e che vede Tuzzo fornire l’assist vincente agli avversari e l’incolpevole Di Pasquale in porta che si fa passare il pallone sotto il naso. A proposito, che ci faceva Tuzzo in difesa? Reazione mite del Foggia con una rovesciata di Curcio di poco fuori dalla porta. Intanto, al 40esimo, prima di andare nello spogliatoio dove in genere si raccolgono le idee, il Foggia prende il secondo goal su punizione di Esposito dai 16 metri. Forse solo qui c’è un minimo di responsabilità di Alastra, che non piazza bene la barriera.

Al rientro in campo per il secondo tempo le idee sono più confuse di prima e al 10′ Sane mette il sigillo chiudendo una partita già scritta ampiamente nei primi 45 minuti. Da lì in poi c’è solo il tempo per segnalare un rigore di Curcio per fallo in area su Garofalo e l’ingresso dei due nuovi: Rizzo e Vitali. A loro, come a Merola, si è dato un 6 politico in pagella riservandosi di esprimere giudizi in futuro. Per gli altri la pagella non vede sufficienze se non per Ferrante, che un po’ si è mosso lì davanti, e per Alastra che oggi ha evitato che finisse anche peggio.

Due parole a titolo assolutamente personale. A Rocca ho dato 4,5 anche se la media finale gli ha procurato un 5. A parte il ruolo non suo in cui è stato costretto a giocare, oggi non ho gradito l’ammonizione dell’ultimo minuto che si è procurata per spostare fuori dal campo Di Livio “affaticato per crampi”. Riposerà con la Juve Stabia. Che importa. Il Foggia ha giocatori a iosa da mandare in campo…

Un appunto anche per il Latina. I suoi calciatori avevano proprio bisogno di perdere tempo fingendo crampi o altro dopo che erano in vantaggio di tre reti? Che fine ha fatto la sportività? Bravo il Latina a “scafarsi” anche sotto questo aspetto.

Quanto al Foggia, tocca rimboccarsi le maniche. Sicuri che la squadra non debba essere ritoccata e vada bene così com’è? Tre reti al passivo in casa da una matricola, ex-matricola diciamolo pure, che non aveva mai vinto in trasferta sono difficili da digerire. Avevamo 8 assenti? Ma ce li avevano pure loro…

E questa è la pagella che è venuta fuori dai voti della Redazione di Mitico Channel: