Torna la zona gialla in Puglia, cosa cambia da lunedì? Ecco le nuove regole

Torna la zona gialla in Puglia, la decisione è stata presa poche ore fa dal Ministro della Salute Roberto Speranza alla luce dei dati in crescita dei contagi registrati dall’ultimo monitoraggio settimanale. Con la nuova ordinanza a partire da lunedì 24 gennaio il passaggio in zona gialla è previsto sia per la Puglia che per la Sardegna, mentre Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia andranno in zona arancione.

A fare da ago della bilancia gli alti tassi di occupazione, non solo delle terapie intensive, ma anche dei reparti ordinari. Nelle ultime 24 ore in Puglia sono stati accertati altri 8.423 nuovi contagi su 72.066 test (incidenza dell’11,7%) e 12 morti. Delle 133.218 persone attualmente positive 712 sono ricoverate in area non critica (ieri 691) e 67 in terapia intensiva (ieri 63). 

La zona gialla, prevista da lunedì, non prevede grossi divieti rispetto a quelli vigenti, l’obbligo di mascherine all’aperto, infatti, è già previsto in tutta Italia, anche in zona bianca, fino al 31 gennaio.

Di seguito le regole da osservare in Puglia a partire da lunedì e la tabella ufficiale delle attività consentite senza o con Green pass “base” o “rafforzato”, secondo la geografia dei colori nelle regioni italiane:

Zona Gialla

  • Mascherina obbligatoria in tutti i luoghi all’aperto, non solo al chiuso;
  • Ci si può spostare tra regioni e comuni senza l’autocertificazione e senza green pass;
  • La zona gialla non prevede il coprifuoco, che è stato abolito in questa fascia di rischio Covid;
  • Aperti bar e ristoranti, ma si può mangiare al chiuso solo se si ottiene il super green pass (obbligatorio dal 10 gennaio anche per consumare all’aperto nelle strutture di ristorazione);
  •  Le discoteche sono chiuse in zona gialla fino al 31 gennaio 2022;
  • Il super green pass serve anche per le cerimonie pubbliche e le feste (dal 10 gennaio comprese quelle per i matrimoni);
  • Cinema, teatri, luoghi di spettacolo, stadi, eventi sportivi sono aperti solo a chi ha il super green pass e con mascherina Ffp2;
  • Tutti i negozi e i centri commerciali sono aperti (dal 1° febbraio 2022 serve il green pass base, a eccezione dei servizi essenziali);
  • In zona gialla sono aperti i parrucchieri e i centri estetici (dal 20 gennaio 2022 serve il green pass base);
  • Aperte palestre, piscine e centri benessere (dal 10 gennaio serve il super green pass anche all’aperto);
  •  Si va a scuola regolarmente, le scuole di ogni ordine e grado sono aperte in zona gialla;
  • Già dal 10 gennaio il super green pass serve per salire su bus urbani ed extraurbani, treni regionali, metropolitana, tram e sugli altri mezzi del trasporto pubblico locale con obbligo di mascherina FFP2.

Approfondiamo

Ad oggi esistono quattro fasce di rischio, legate a quattro colori: zona bianca, gialla, arancione e rossa. Per passare da una zona all’altra si calcolano tre parametri: l’incidenza dei nuovi contagi su 100mila abitanti, l’occupazione delle terapie intensive e l’occupazione in area medica. Secondo i parametri attuali si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi al di sopra si passa in fascia gialla che scatta anche se i casi settimanali superano i 150 ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mil e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%. Con le nuove misure imposte dal governo e valide fino al 31 gennaio 2022 tra zona bianca e gialla ci sono poche differenze. Una delle principali differenze tra queste due zone fino a ora era l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Con l’ultimo decreto del governo è stato stabilito di estendere questa misura. L’uso della mascherina è stato ‘rinforzato’ in tutta Italia visto che per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la Ffp2. E questo fino al termine dello stato di emergenza, che al momento è fissato al 31 marzo. Fino alla cessazione dello stato di emergenza, il decreto Natale prevede inoltre l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. Estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per musei e mostre. Super Green Pass al chiuso per i centri benessere, centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso e per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

É inoltre scattata già da giovedì 20 gennaio l’obbligatorietà del Green pass base anche per i clienti di estetisti e parrucchieri. É stato stabilito che fino al 31 gennaio 2022 sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.

Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi in zona bianca così come nella gialla, le cose cambiano in zona arancione dove ci si può spostare sia in altri comuni della stessa regione che in altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune. Ok invece agli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.

Anche per quanto riguarda gli impianti sciistici la situazione cambia: il Green pass rafforzato diventa necessario. Bar e ristoranti sono aperti solo per chi ha il Super green pass, non per chi ha il certificato base grazie a un tampone.