Tra un mercato che ha incominciato a concretizzarsi (Rizzo e Vitali) e i battibecchi societari il Foggia si prepara al tanto agognato ritorno in campo. Una vera e propria manna dal cielo che potrà finalmente spezzare la monotonia dell’ultimo mese di stop forzato.
In questo lungo periodo di pazienza, il lavoro dei satanelli non è stato mai interrotto. Gli allenamenti sfiancanti guidati da Zdenek Zeman sono stati la costante della quotidianità rossonera. Sudore e gradoni. Un’ immagine fin troppo chiara che ha ben impresso una sensazione inequivocabile nei pensieri di un popolo intero: lavorare sempre e comunque.
Inevitabile, ma soprattutto necessario. Del resto i giorni di “pausa” sono stati tanti e gli interrogativi sullo stato psicofisico della squadra hanno rappresentato una conseguenza più che logica. Domande alle quali, il tecnico boemo ha cercato di dare più risposte possibili nelle dure sessioni di allenamento.
Una realtà che Giacomo Sciacca ha raccontato così a La Gazzetta dello Sport: “Non so se fermarsi è stato un bene o un male. Sicuramente è stato giusto farlo per il numero di contagi che ci sono in giro. La salute viene prima di tutto, noi abbiamo lavorato tanto per prepararci fisicamente alla ripresa. Non sarà semplice dopo tutte queste settimane di stop, è chiaro che pagheremo qualcosa. Un po’ come avviene durante l’estate ci vorrà qualche partita per riprendere il ritmo”.
C’è bisogno di tempo. Questo è il messaggio che ha voluto lanciare il capitano rossonero. Una necessità più che logica, ma che inevitabilmente troverà poco giovamento dal campionato stesso. Il Foggia è infatti in procinto di affrontare (insieme al resto delle squadre) un tour de force di ben nove gare in poco più di un mese. Una serie di partite dove scarseggerà proprio l’elemento più importante evidenziato dallo stesso Sciacca: il tempo.
Una difficoltà oggettiva, ma che di certo non mette il Foggia in una situazione di svantaggio ai nastri di partenza o per meglio dire di ripartenza. Tutte le squadre della Serie C sono chiamate a reagire davanti a questo ostacolo. Una dato di fatto che potrebbe rimettere in gioco la classifica attuale e di conseguenza gli obiettivi finali di tutte le partecipanti. Cosa accadrà non è dato ancora saperlo, ma in questo momento la linea guida sembra essere soltanto una: mantenere una maniacale attenzione. Un aspetto sottolineato anche dallo stesso capitano rossonero in vista della gara col Latina.
“Non sarà una sfida semplice. Nessuna partita è dal risultato scontato. All’andata proprio contro di loro sciupammo una vittoria che sembrava ormai acquisita. Bisogna restare attenti e capire che nel ritorno sarà dura per tutti: sia per chi vorrà salvarsi, che per chi vorrà raggiungere obiettivi importanti. Nessuno ti regalerà nulla. Noi siamo pronti e abbiamo lavorato per ripartire con il piede giusto”.
Ripartire. E’ questa l’unica parola d’ordine in casa rossonera. Un mantra che ha accompagnato soprattutto i grandi assenti della prima parte di stagione. Su tutti Merola e Di Grazia. Un duo contornato più da dubbi che certezze. Tanto talento, ma anche altrettante assenze. Gli infortuni sono stanti l’unica costante della loro parentesi in rossonero (fino ad ora), ma questa seconda parte di stagione deve assolutamente rappresentare la svolta definitiva.
Un obiettivo per i calciatori, ma soprattutto una speranza per i tifosi. Il ritorno di Merola ha iniziato a prendere forma con quelle immagini social pubblicate dalla società l’8 gennaio. Istanti di lavoro e sudore scaturiti dalle fatiche dei gradoni zemaniani. Una buona notizia che ha permesso di dissipare i dubbi sullo stato fisico dell’ex Inter. Il quale ha dovuto affrontare un percorso insidioso e terminato forse in uno dei momenti più difficili della stagione rossonera.
Il Covid-19 ha continuato ad allungare la lista degli indisponibili in casa Foggia. Ad oggi, il totale è di cinque contagiati. Un numero sicuramente contenuto, ma da tenere sotto stretta sorveglianza. Un dato che va a sommarsi a quello degli altri grandi assenti. Le parole del presidente Nicola Canonico su Garattoni hanno permesso di tirare un grande sospiro di sollievo. Le stime dicono due settime di stop, ma il giovane terzino non sarà l’unico assente alla ripresa del campionato.
La squalifica di Petermann (tre giornate) è stata confermata anche dalla Corte Sportiva d’Appello Nazionale. Il ricorso del Foggia non ha portato all’esito sperato e questo è sicuramente un altro grattacapo per il tecnico boemo. Il quale dovrà trovare una soluzione funzionale quanto tempestiva.
Sul tema ha espresso il suo pensiero anche Michele Rocca, durante la conferenza stampa di ieri pomeriggio. “Giocare al posto di Petermann? Tutto è possibile. L’anno scorso ho giocato le ultime otto partite in quel ruolo a causa di alcune carenze che abbiamo avuto. Io sono abbastanza duttile e giocherò dove ci sarà bisogno”. Cosa accadrà non è dato ancora saperlo, ma una cosa è certa: il countdown sta per terminare. E’ tempo di tornare finalmente a giocare con la forza interiore di chi ha una spasmodica voglia di ripartire.