I segnali c’erano tutti e da tempo. Inequivocabili.
L’idillio in casa Foggia fra i due soci della controllante Corporate srl è durato poco; come un gatto in tangenziale, verrebbe da dire.
L’avvio delle ostilità è avvenuto in pubblico, in una conferenza stampa che ha sancito ufficialmente l’apertura della crisi fra Nicola Canonico e i due soci di minoranza del Calcio Foggia. Sembrerebbe di rivedere un film già visto, se non fosse per il fatto che questa volta la disparità delle forze in campo è tale da non lasciare molto adito a dubbi sull’esito della contesa.
Si parla di soldi, tanti, si fanno cifre, si muovono accuse.
Nel frattempo, c’è un bilancio da approvare, con una perdita da certificare, e ci sono impegni immediati e indifferibili da onorare: 600.000 euro, occhio e croce. In cassa non ci sono, quindi devono provvedere i soci. Se riterranno di farlo, bene, altrimenti “c’è Nicola Canonico” (cit.).
Siamo giunti, quindi, al redde rationem. Il passaggio di quote fra la Map Consulting della Pintus e la C.N. Sport di Canonico è stato fatto prospettando una situazione contabile del Calcio Foggia 1920 – unico asset della Corporate – diversa da quella reale?
Il Presidente ritiene di sì e lo denuncia in pubblico, la socia di minoranza non è dello stesso avviso.
E Pelusi, tirato in ballo anche lui, non la prende bene.
Oggi proviamo a ricostruire la vicenda separando i fatti dalle opinioni, e nel rispetto di ruoli e persone, come sempre.
Poi ci sarebbe anche il calciomercato. Niente di concluso, ma qualcosa si farà.
Ne parliamo alle 21:00, in rigorosa diretta, per la puntata 245 de La partita dei Mitici.
