In questi lunghi giorni di attesa per il tanto agognato ritorno in campo, il Foggia continua la sua lotta intestina con gli infortuni stagionali. Tanti, forse troppi che hanno decisamente condizionato la crescita individuale e collettiva dell’intero gruppo guidato da Zdenek Zeman.
L’ultimo in ordine cronologico ha coinvolto Alessandro Garattoni. Uno dei migliori interpreti della stagione rossonera e più in generale del girone C. Lo stop improvviso rimediato nell’ultima gara dell’anno contro il Monterosi (1-1) ha scoperchiato la pentola delle preoccupazioni tra i tifosi. Una conseguenza inevitabile dettata dai numeri stagionali del giovane terzino: 17 presenze su 20 di campionato.
Dati eloquenti che hanno tratteggiato sempre più la sua importanza nell’organico rossonero. Dopo un avvio timido nelle prime tre giornate di campionato (zero minuti giocati) Garattoni è riuscito a strappare la titolarità sulla fascia destra con prestazioni convincenti e soprattutto di qualità. La principale determinante che ha di fatto sentenziato la sua inamovibilità nell’undici zemaniamo.
Una scelta che ha estromesso la sua principale controparte: Pietro Martino. L’ex Clodiense è arrivato all’ombra dello Zaccheria con l’etichetta di “comprimario”. Una definizione figlia della presenza in squadra di un giocatore come Garattoni, ma che ben presto ha fatto ricrede l’opinione pubblica rossonera. Cuore e grinta sono state fin da subito le sue qualità principali. Caratteristiche di assoluto rilievo che hanno aiutato più volte il Foggia nella rincorsa ai suoi obiettivi domenicali. E i suoi numeri lo hanno confermato: 17 presenze anche per lui in campionato.
Ma c’è un dettaglio che forse è passato inosservato. Nella prima parte di stagione, l’ex Clodiense ha giocato quasi esclusivamente sulla fascia opposta a quella di sua competenza. Merito di Garattoni certo, ma anche colpa delle difficoltà scaturite dai tanti infortuni subiti da Nicoletti. In 17 partite solo in alcune (8) ha potuto giocare sulla fascia destra. Nelle restanti ha di fatto sopperito alle esigenze di formazione. Insomma, poche occasioni che non hanno permesso di avere continuità nella sua zona naturale di campo.
Metà delle gare giocate che sono in realtà una sommatoria di circostanze e momenti diversi del campionato. Martino è partito titolare nelle prime tre giornate e in occasione delle sfide contro Latina e Messina. Partite che hanno regalato gioie contrapposte: rigore provocato ed espulsione al “Francioni” e primo gol tra i professionisti in casa con i giallorossi. Nelle restanti gare ha invece raccolto solo pochi scampoli di gioco: 22’ con la Fidelis Andria e 19’ con l’Avellino. A queste vanno aggiunte altre due presenze (titolare) contro il Campobasso, dove ha giocato come ala destra e il Monterosi. Una sfida che lo ha visto occupare entrambe le fasce in seguito all’infortunio di Garattoni.
Insomma tante partite, ma di certo non giocate nelle migliori condizioni possibili. Difficoltà tattiche che non hanno comunque scalfito l’abnegazione e la costanza dello stesso Martino. Un dettaglio non di poco conto che ha spinto Zeman ad utilizzarlo anche fuori ruolo. Scelta che ha di fatto messo da parte un Di Jenno ormai in partenza. L’infortunio di Garattoni è stato comunque un fulmine a ciel sereno. Il d.s. Peppino Pavone ha sottolineato più volte, l’indeterminatezza dei suoi tempi di recupero.
L’orientamento sembra quindi chiaro: bisogna intervenire sul mercato. I nomi circolati sono stati diversi, ma forse ben lontani dai reali obiettivi del direttore barlettano. Cosa succerà non è dato ancora saperlo, ma l’arrivo di un nuovo innesto resta comunque una scelta obbligata soprattutto a livello numerico. Zeman ha sempre voluto un doppio giocatore per ogni ruolo del campo.
Ma per Martino potrebbe essere l’occasione ideale per ritagliarsi lo spazio voluto sulla sua fascia naturale. Del resto le motivazioni per un obiettivo del genere non mancano. Fiducia del tecnico e determinazione personale sono alla base per un potenziale slancio definitivo. Un’ occasione che vorrà certamente sfruttare nel miglior modo possibile. In attesa di un mercato che rinnovi una competizione che l’ex Clodiense vorrà vincere a tutti i costi.