PNRR per i Borghi storici: Regione Puglia e Enti Locali al lavoro per individuare i progetti da presentare al Ministero

Il Ministero della Cultura ha dato finalmente avvio alla fase attuativa del PNRR Cultura che prevede tra le sua diverse linee di intervento, quella relativa alla Attrattività dei borghi, con un investimento complessivo di 1,020 miliardi, pari al 24% del totale del PNRR Cultura. Il piano di rilancio dei borghi si suddivide in due parti denominate linea A e linea B che si differenziano per l’ammontare delle risorse assegnate e per la modalità di selezione dei progetti di valorizzazione dei borghi.

Alla linea A (Progetti pilota) sono assegnati 420 milioni di euro suddivisi uno per regione o provincia autonoma per una media di 20 milioni di euro per borgo.

La linea B riguarda i “Progetti di rigenerazione culturale e sociale” prevede 580 milioni di euro complessivi che, suddivisi tra i 229 borghi che avranno presentato i progetti, farà giungere 1,60 milioni di euro ad ogni comune (l’importo aumenta del 30% per ciascun borgo se si presentano in forma aggregata, in un massimo di tre). La linea B è destinata, si legge nel bando, a “Piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5.000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico chiaramente identificabile e riconoscibile (o, nel caso di comuni dimensionalmente molto piccoli, si configurino essi stessi come un borgo storico). Le aggregazioni di comuni possono riguardare comuni limitrofi o comuni ricadenti nella medesima regione che condividono I medesimi temi. Nel caso di aggregazioni di più comuni fino ad un massimo di tre, in ogni comune dovrà essere presente un borgo storico. Nel caso di comuni in forma aggregata la candidatura deve essere presentata dal comune che assume il ruolo di proponente e capofila”.

Relativamente ai progetti attivabili tramite la linea B del bando, saranno destinati 152 milioni di euro ai Comuni del Sud (il 40% del totale).

Di questi 30.198.044, sono destinati alla Regione Puglia.

Il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio di Regione Puglia, si legge in una nota sul sito della regione, intende avviare su larga scala una attività di ricognizione presso tutti gli Enti locali al fine di definire un quadro dettagliato di progetti di investimento per la tutela, il recupero funzionale e la valorizzazione di Beni appartenenti al patrimonio pubblico o di rilevante interesse pubblico, che abbiano un riconosciuto interesse storico, architettonico, archeologico, artistico, paesaggistico o un alto potenziale in termini di attrattore/attivatore culturale, turistico e socio/economico.

In queste ore tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nella ricognizione stanno ricevendo apposita comunicazione con il form di rilevazione da compilare esclusivamente on line, tramite una procedura digitale estremamente semplice che consentirà in tempi rapidi di raccogliere tutti gli elementi descrittivi utili: la ricognizione generale rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2022.

Faeto