365 giorni fa il 2021 iniziava con il video postato su facebook da Leonardo Iaccarino, Presidente in carica del Consiglio comunale di Foggia, che dal balcone di casa sua esplodeva alcuni colpi di pistola a salve per festeggiare l’arrivo del nuovo anno urlando in dialetto “Non ej na barzellett“.
Una frase che è diventata subito virale sui social, oggetto di decine di meme ironici, e in qualche modo rappresentativa di tutto quello che sarebbe accaduto nella nostra città nel corso dell’anno appena trascorso. Non è caso, che proprio nel 2021 Foggia si è collocata al penultimo posto tra le Provincie d’Italia per Qualità della vita nella annuale graduatoria stilata dal Sole24Ore.
La Procura di Foggia, guidata da Ludovico Vaccaro, aveva già avviato negli anni precedenti una serie di indagini per fare luce su presunti collegamenti tra gli amministratori locali e la criminalità organizzata e il video di Iaccarino, inconsapevolmente, ha contribuito ad accendere i riflettori sul Comune di Foggia e ad accelerare quello che si può configurare come un vero e proprio terremoto politico.
Nel giro di pochi mesi, abbiamo registrato, in rapida successione: le dimissioni di Iaccarino da Presidente del Consiglio Comunale; l’arresto del consigliere comunale Bruno Longo per una presunta tangente pagata da un imprenditore per sbloccare il pagamento dei lavori di archiviazione dati eseguiti per il Comune. Analoga sorte, poche settimane dopo per altri due consiglieri: Antonio Capotosto e lo stesso Iaccarino vengono arrestati con l’accusa di corruzione, tentata induzione indebita e peculato. Gli avvenimenti inducono il Prefetto, su delega del Ministero dell’Interno, a nominare la Commissione di accesso agli atti (9 marzo).
Il mese di maggio è fatale per il Sindaco Franco Landella (ex Forza Italia, passato l’anno prima nelle fila della Lega di Salvini con tanto di cerimonia di consegna delle chiavi della città di Foggia al leader del Carroccio). Prima presenta le sue dimissioni da Sindaco (4 maggio) e il 21 dello stesso mese viene arrestato insieme alla moglie Daniela Di Donna, dipendente comunale, per un presunto giro di tangenti.
La gestione del Comune di Foggia viene affidata al Commissario Prefettizio Marilisa Magno (25 maggio). Il 5 agosto il Consiglio dei Ministri comunica lo scioglimento del Comune di Foggia per infiltrazioni mafiose e affida ad una Commissione Straordinaria la gestione dell’ente. La commissione è composta dal prefetto a riposo Marilisa Magno, dal viceprefetto Rachele Grandolfo e dal dirigente Sebastiano Giangrande.
La relazione presentata dalla Commissione d’indagine ministeriale mette a nudo le relazioni esistenti tra l’Amministrazione a guida Landella, e la criminalità organizzata. Centotrentacinque pagine che raccontano, a partire da dieci anni prima, i sodalizi tra politici, faccendieri, imprenditori e le “batterie criminali” – come sono indicate nel documento. Una “cricca” di amministratori che, nelle parole del Gip, faceva parte di un vero e proprio “sistema”. La vicenda giudiziaria è tutt’altro che conclusa e nella seconda metà dell’anno si rinnovano le accuse di Leonardo Iaccarino nei confronti di Landella che avrebbe preteso, senza riuscirvi, una tangente per l’appalto della pubblica illuminazione e un’altra da 32mila euro pagata dall’imprenditore Tonti per far approvare al Consiglio la proroga di concessione urbanistica.
Altra vicenda che evidenzia come il 2021 sia stato un anno da dimenticare per il nostro territorio è quella riguardante l’aeroporto Gino Lisa. Era il 26 luglio quando il Presidente del Comitato VolaGinoLisa, Sergio Venturino, con emozione e orgoglio poteva dichiarare alla cittadinanza che “da oggi 26 luglio 2021, giorno di Sant’Anna, lo scalo aeroportuale di Foggia è tecnicamente aperto al traffico aereo, cioè potranno atterrare e decollare ogni tipo di aeromobile per passeggeri, anche con 150-180 posti, aerei cargo, aerei della protezione civile, aeroambulanza, nonché aerei dell’aviazione generale”.
Da allora mortificanti silenzi da parte dell’Ente gestore Aeroporti di Puglia e di Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia che controlla AdP, sulla sorte dello scalo foggiano. La pista è stata allungata (1735 metri), dopo 40 anni di attesa, con un esborso da parte della Comunità Europea di circa 14 milioni di euro, ma di aerei non se ne vedono. Anche la sede operativa della Protezione Civile di Puglia destinata ad essere attivata proprio presso il Gino Lisa, è stata invece inaugurata a Modugno.
Tutto negativo in questo 2021? C’è qualcosa da salvare che possa essere una speranza a cui aggrapparsi per il nuovo anno?
Sicuramente si, lo speriamo e vogliamo crederci. I foggiani sono “capatost“ diremmo in dialetto e hanno voglia e determinazione per tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui sembra essersi eclissato il nostro territorio.
Sono sorti comitati e gruppi organizzati di cittadini che vogliono farsi sentire e contribuire in prima persona al cambiamento della città. Forse questa nuova consapevolezza del “rimboccarsi le maniche” e diventare soggetti attivi nella politica e nel sociale, può essere una concreta opportunità di sviluppo per Foggia e la Capitanata.
Illuminante è stato in tal senso il bel discorso che lo studente Mirko Bruno ha pronunciato in occasione della recente visita del Presidente Mattarella presso l’ateneo foggiano.
“La feccia della mafia fa breccia nei giovani privi di sogni”, ha detto Mirko, e ancora “la più grande sfida della nostra generazione sarà non smettere mai di vivere seguendo il nostro credo, anche quando sembrerà più faticoso, anche quando sembrerà più sconveniente. Non tiriamoci indietro. Abbiate la forza di provare e di fallire. Questa cultura del fallimento deve essere demistificata: sbagliare è costruttivo, è alla base della conoscenza e di tutte le più grandi vittorie, è ciò che rende grandi gli uomini colmi di perseveranza. Ricordiamoci, come dice lo scrittore Paulo Coelho, “soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire”.
Credo che migliore incipit per il nuovo anno non possa che essere questo.
Buon anno