Foggia: è già tempo di esami di “riparazione”

Che voto darebbe oggi Zdenek Zeman al suo Foggia? Quattro mesi fa il tecnico boemo è stato pragmatico, ma allo stesso tempo speranzoso nel suo giudizio. “Al mercato do 6 ma spero che diventi un 9”. Era la vigilia della prima gara ufficiale della quarta era zemaniana: un Foggia – Paganese di Coppa Italia. 

Oggi Sdengo avrà certamente modificato la sua valutazione, soprattutto dopo quanto visto e raccolto nel girone di andata di questo campionato. Il pareggio di Avellino è stata forse la miglior prestazione della ciurma rossonera. Un risultato figlio delle emozioni, ma sopratutto di una consapevolezza sempre più consolidata. Un processo di crescita che Zeman ha cercato di alimentare fin dal primo giorno di ritiro e che nel corso di questo girone ha evidenziato risultati e prestazioni inizialmente considerate quasi occasionali.

Nulla di più sbagliato e la classifica è lì a ricordarcelo. 32 punti sul campo che hanno trasformato una squadra giovane ed enigmatica in una compagine in grado di dare filo da torcere a tutte le squadre del torneo. L’ultima in ordine di calendario è stata l’Avellino. Una delle pretendenti alla vittoria finale, ma che in una prima fase della stagione ha pagato il peso dell’invidiabile quanto veritiera etichetta d’alta classifica di “grande del campionato”.

Eleganti definizioni che non hanno di certo spaventato i ragazzi di Sdengo. Al “Partenio” si è vista una squadra arcigna, volenterosa, passionale e soprattutto abile nell’adeguarsi ad un gioco lontano anni luce dalla filosofia zemaniana. Fare di necessità virtù. E’ questo forse il riassunto più lineare della gara di Avellino. Un approccio che ha premiato Zeman&co ma che non deve assolutamente far perdere l’orientamento. Perché il Foggia è ora chiamato ad affrontare una nuova prova: il girone di ritorno.

La sfida di domani con il Monterosi Tuscia (ore 14:30) apre ufficialmente un percorso parallelo del tutto personale per il Foggia. Il girone di andata ha registrato numeri inequivocabili: otto vittorie, altrettanti pareggi e tre sconfitte. Dati eloquenti che hanno sottolineato ancora una volta, il reale lavoro svolto da Zeman lontano dallo sguardo innervosito dell’impazienza. Un progresso inequivocabile, ma che ha dovuto attraversare delle “battute di arresto” più che logiche in un processo di crescita. 

Al netto delle tre sconfitte (Turris, Palermo e Catanzaro) che meritano un approfondimento ulteriore, il Foggia ha appunto raccolto ben otto pareggi nel girone di andata. Un risultato secondo solo all’Avellino che ne ha conquistati undici e condiviso con altre tre squadre: Catanzaro, Vibonese e Monterosi. 

Già, proprio lui. La sfida di domani è il primo passo di una nuova fase di crescita. Il Foggia è chiamato a raccogliere i punti lasciati sul campo nel girone di andata e la compagine laziale è la prima di una lista composta da Latina, Juve Stabia, Taranto, Picerno e Campobasso. Squadre alla portata dei rossoneri, ma che non devono assolutamente creare percezioni di vittoria certa. Le partite devono essere giocate. 

Ne sanno qualcosa Avellino e Bari: le altre due avversarie con cui i rossoneri hanno pareggiato. Squadre rientrate di diritto nella ristretta cerchia delle candidate alla vittoria finale e proprio per questo non paragonabili con gli obiettivi del Foggia di oggi. Il ché ha avvalorato ulteriormente le prestazioni del “San Nicola” e del “Partenio”. Ma al netto di eventuali differenziazioni, la ciurma rossonera è chiamata a ribaltare un ulteriore dato già nella sfida di domani. 

Contro il Monterosi Tuscia è arrivato infatti, l’unico pareggio ad occhiali (fino ad ora) della stagione. Un’austerità che non si è più ripetuta con le altre squadre. I cui risultati non si sono mai discostati dall’ 1-1: unica eccezione il 2-2 di Avellino. Un digiuno di gol per il Foggia ripetutosi solo nelle tre sconfitte subite. Allora ecco che il primo esame di “riparazione” è servito. L’obiettivo è sempre lo stesso: continuare a crescere. Uno percorso certamente ostico, ma che deve inevitabilmente passare da queste prove di maturità. Monterosi Tuscia&co permettendo…