Avellino-Foggia. Mister Braglia: “Io e Zeman, i nonni del campionato”

Appuntamento fissato per domenica 19 dicembre, alle ore 14:30, al Partenio-Lombardi dove andrà in scena l’ultima giornata del girone d’andata per il Foggia di Zeman contro l’Avellino di Piero Braglia.

E proprio il tecnico dei Lupi, sorridente e a tratti sarcastico, si è concesso alle domande dei media nella classica conferenza stampa del pre-gara in cui andranno ad affrontarsi due squadre da sempre rivali con due ex in panchina, uno per parte.

Ammettendo quasi candidamente – e sbagliando aggiungiamo noi – che a Foggia non c’è più nessuno a ricordarlo come tecnico della prima squadra, Braglia ha esordito così: “Se il Foggia non avesse avuto la penalizzazione ora avrebbe 31 punti come noi e questo testimonia l’importanza della gara. La partita è difficile, conosciamo bene la loro bravura lì davanti. Il Foggia ha molte idee e tante soluzioni, tipico delle squadre allenate da Zeman. Poi, è chiaro, noi giochiamo in casa e vogliamo fare la partita che si deve fare. Vedremo di trovare le soluzioni più adatte per affrontarli. Con loro non è mai facile perché attaccano con diversi uomini pur rischiando molto. Classica squadra che fa il calcio che Zeman ha sempre fatto da quando allena”.

Si scontrano il quarto migliore attacco del campionato, che è quello dell’Avellino, e una difesa che di norma concede molti spazi.

“Noi dobbiamo fare una partita aggressiva, non dobbiamo farli giocare come sanno perché altrimenti ce la rischiamo. Io ho giocato contro il Pescara di Zeman, Insigne, Verratti e Immobile quando allenavo la Juve Stabia e giocando con aggressività siamo riusciti a vincere. Bisognerà fare lo stesso.”.

Con il Foggia ci vorrà molta attenzione e grande umiltà. Ma i tre attaccanti dell’Avellino sapranno fare certamente la differenza.

“Io mi auguro che sapremo fare la differenza. Se non saremo a duemila rischiamo anche di perderla perché loro hanno dei valori importanti dalla metà campo in su. Inoltre, possono contare su una coppia di difensori centrali cattivi e reattivi. Insomma, una signora squadra che sta facendo un buon campionato. Noi non dobbiamo mai essere né superficiali né presuntuosi. Riconosco il valore del Foggia e del suo allenatore ma in campo ci saremo anche noi, dovremo vendere cara la pelle e fare una grande prestazione soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento, lo stesso che abbiamo avuto a Torre del Greco o a Bari. E bisognerà avere anche un briciolo di fortuna perché senza quella non si vince. Sarà una partita lunga, dura e combattuta”.

A proposito del modulo?

“Di solito non sono uno che cambia spesso il modulo. Quest’anno, per il verificarsi di alcune circostanze, ho dovuto adottare più soluzioni per avere delle alternative. Noi dobbiamo puntare su quello che abbiamo per mettere in difficoltà gli avversari. A prescindere dal modulo, col Foggia sarà una gara che devi sentire perché a sentirla male rischi di perderla. Dubbi sul modulo che adotterà Zeman non ci sono, il problema per loro è quello che adotteremo noi”.