Due squadre divise da tre punti (uno soltanto a ben vedere quelli conquistati sul campo) che si sono affrontate oggi allo Zaccheria, nel tardo pomeriggio di una fredda e piovosa giornata invernale. Curva gremita per l’evento e ancora un derby, l’ultimo del girone d’andata. Il Francavilla a Foggia non aveva mai vinto e la cabala cui si è affidato Mister Taurino nella conferenza stampa nel pre-gara non ha funzionato nemmeno stavolta. I suoi tornano a casa sconfitti, mentre i satanelli riprendono la scia dei risultati positivi, con l’intenzione di chiudere in bellezza questa prima parte della stagione.
Oggi i ragazzi di Zeman sono messi in campo nella stessa formazione di domenica scorsa a Catanzaro. Alastra, ancora infortunato, sostituito in porta da Volpe, Garattoni preferito a Martino sulla fascia destra, con Nicoletti a sinistra. In difesa anche il duo Sciacca-Di Pasquale, coppia di centrali oramai consolidata. E confermatissimo sia il centrocampo, con Garofalo che si è conquistato pian pianino la maglia da titolare, sia il tridente d’attacco con Tuzzo e Curcio laterali e Ferrante al centro.
Prima mezz’ora di grande sofferenza, gioco confuso a tratti da ambo le parti con la Virtus ai punti più incisiva del Foggia, se non altro per il numero di occasioni in cui si è presentata in area di rigore avversaria. Al 30esimo Volpe deve chiudere su Perez, che calcia a rete a colpo sicuro. Sulla ribattuta del portiere Nicoletti salva ancora il risultato sulla linea di porta. L’occasione si ripete per i biancazzurri tre minuti più tardi con Di Pasquale, l’unico svarione oggi, che perde palla a centrocampo e concede un interessante contropiede alla Virtus con Maiorino che si fa murare da Volpe, attento e preciso in tutte le uscite. Un minuto più tardi c’è il contro break del Foggia con Petermann che conquista palla a centrocampo, ma stavolta è Ferrante che non chiude davanti a Nobile.
Ma qualcosa sta cambiando. Il Foggia ci crede e prova a concludere il primo tempo in vantaggio: su corner, Curcio calcia in area e trova Garofalo che rimette al centro, tutto in velocità, sponda di Tuzzo e Ferrante va in rete. Splendido! Alexis è al suo decimo centro con la maglia del Foggia. Siamo al 41esimo, giusto il tempo per rientrare nello spogliatoio.
Sul secondo tempo non c’è un granché da raccontare se non il fatto che la Virtus ha tentato di pareggiare in più occasioni, ma senza rendersi troppo pericolosa e forse perché dall’altra parte c’era un Foggia bravo a contenere. Sublime – in altro modo non potrebbe essere definita – la prova di Di Pasquale soprattutto nella ripresa. Entrato in campo con una vistosa fascia in testa oggi ha salvato l’impossibile, presente su ogni pallone, muro per gli avversari, è dovuto uscire a cinque minuti dalla fine per i crampi. Va a lui la palma del migliore in campo!
Consentiteci stavolta di esprimere un giudizio sull’arbitro. Se si potesse dare un voto per il peggiore andrebbe a lui, il Signor Pascarella: dopo appena 15 minuti di gara il Foggia contava già tre ammoniti. Si è rifatto nel secondo tempo “bollando” anche gli avversari. Spesso lontano dal gioco ha preso decisioni alquanto discutibili rischiando di condizionare l’esito dell’incontro e creando nervosismo gratuito tra i calciatori.
Il Foggia – come si diceva – riprende la sua marcia dopo la sosta di Catanzaro. Di fronte oggi aveva una signora squadra che le ha dato filo da torcere fino alla fine. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, seppure di misura. Intanto, lo Zaccheria torna ad essere il fortino da cui non si può prescindere. Terza vittoria consecutiva in casa e testa alla prossima contro l’Avellino.
Per la pagella odierna un ringraziamento particolare va al nostro amico Antonio Cosentino, che si è cimentato con la redazione di Mitico nel dare i voti alla squadra e contribuendo, da esperto qual è, al commento sull’arbitraggio.