Ancora derby. Archiviata la sconfitta di Catanzaro, il Foggia si prepara ad affrontare la penultima gara del suo girone di andata. L’ennesima ed ultima sfida tutta pugliese contro l’antagonista Virtus Francavilla. Una partita affascinante e dall’indubbio valore per diversi motivi. Il primo ovviamente è la classifica. I rossoneri e i biancazzurri sono divisi da soli tre punti: i primi fermi a 24 e i secondi a 27.
Un divario minimo, ma che la sfida dello Zaccheria potrebbe azzerare in caso di vittoria dei padroni di casa e permettere così l’aggancio al 7° posto in classifica. Il secondo motivo è prettamente psicologico. La battuta d’arresto di Catanzaro, nonostante la superiorità dell’avversario non ha lasciato indifferente la squadra rossonera. Una conseguenza più che logica, ma di certo non catastrofica. La partita di domani potrebbe essere la giusta occasione per riprendere un cammino interrottosi dopo otto risultati utili consecutivi.
Niente male, anzi. Ma il derby con la Virtus Francavilla, potrebbe portare ad un altro risultato o per meglio dire ad un’imbattibilità… momentanea. Perché nella sua lunga storia in rossonero Zeman non ha mai concluso il girone di andata e tantomeno il campionato (Serie B e C) senza aver perso un solo derby. Una statistica particolare certo, ma che va ad aggiungersi agli incoraggianti risultati ottenuti fino a questo momento.
Nelle sette stagioni all’ombra dello Zaccheria, il tecnico boemo ha giocato una moltitudine di derby. I primi risalgono proprio alla stagione di esordio 1986-87 in C1. Gli avversari pugliesi? Martina, Monopoli, Barletta e Brindisi. Quattro gare (andata) in cui Zeman ha raccolto una sconfitta con i biancazzurri (3-1), una vittoria coi biancoverdi (1-0) e due pareggi con le restanti avversarie (2-2 e 0-0). Gare che nel girone di ritorno non hanno avuto diritto di replica o almeno non tutte. Perché Sdengo fu esonerato alla 27esima giornata, dopo il tonfo col Cosenza (5-0). Il ché gli permise di affrontare solo la sfida col Martina vinta per 4-0 e col Monopoli persa 2-0.
Poi sono arrivati gli anni 90 e la serie B. Nella seconda stagione zemaniana 1989-90, l’avversario è stato soltanto uno: il Barletta. Due gare che hanno visto il Foggia perdere in trasferta (1-0) e pareggiare tra le mura di casa (1-1). L’anno seguente alla sola corregionale si è aggiunto il Taranto. Squadra che il Foggia è riuscita a battere sia all’andata (0-2) che al ritorno (1-0). Un bottino che però non si è ripetuto con il Barletta: una sconfitta (1-0) ed una vittoria (2-0).
Ma le stagioni “perfette” sono state quelle della Serie A: 1991-92 e 1993-94. In entrambi i campionati l’avversario è stato soltanto uno. Nel primo il Bari battuto in entrambe le occasioni: 4-1 in casa e 1-3 al San Nicola. Nel secondo il Lecce: vittoria in trasferta (0-2) e allo Zaccheria (5-0). L’unico anno di carestia è stato quello del campionato 1992-93. Il Foggia si è ritrovato ad essere l’unica rappresentate pugliese nel massimo campionato italiano.
Poi è arrivata la stagione 2010-11. Il terzo ritorno di Zeman sulla panchina dei satanelli. Una stagione che ha visto la ciurma rossonera affrontare tre squadre pugliesi: Barletta, Andria BAT e Taranto. Contro le quali sono arrivate due vittorie con le prime due (1-2 e 2-1) e una sconfitta contro la terza (2-1) nel girone di andata. Al ritorno una sconfitta a Barletta (0-2), una vittoria ad Andria (0-1) e un pareggio in casa col Taranto (0-0).
Ed eccoci arrivati ai giorni nostri. La stagione attuale ha raccontato un Foggia praticamente imbattibile fino a questo momento. Quattro derby in cui sono arrivate due vittorie (Fidelis Andria 0-3 e Monopoli 1-0) ed altrettanti pareggi contro Bari e Taranto (1-1). Una serie di gare pronta ad essere aggiornata con la sfida di domani pomeriggio. Quella dello Zaccheria sarà infatti, il quinto derby stagionale del Foggia.
Per Zeman si tratta di un piccolo record. Nelle precedenti sette stagioni passate sulla panchina rossonera non ha mai affrontato più di quattro corregionali in una solo campionato (stagione 1986-87). Ma la gara con la Virtus Francavilla è anche l’occasione per chiudere il girone dei derby da imbattuto. Un qualcosa mai riuscita al tecnico di Praga nei campionati di Serie B e C. Numeri da non sottovalutare e in modo particolare nel campionato in corso. Fare risultato significherebbe anche rinvigorire ulteriormente la fiducia di un intero gruppo. In attesa della sfida da brividi con l’Avellino. Ma questa è tutta un’altra storia appartenente al futuro. Il presente del Foggia si chiama derby.