Zeman: “Il cambio di allenatore? Peggio per noi”

Zdenek Zeman ha affrontato diversi temi nella conferenza stampa di vigilia della trasferta di Catanzaro. Pensieri e parole riguardanti l’esonero di Antonio Calabro, ma non solo.

Sugli infortunati rossoneri afferma: “Restano fuori sempre gli stessi. Tra Rocca e Di Grazia che si sono aggregati in settimana, viene con noi soltanto il primo. Il tipo di campo? Io penso che il nostro sia in buone condizioni e che possa essere sfruttato al meglio. L’erba è cresciuta, quindi non c’è nessun problema relativo ai danni che potremmo fare sul terreno. Cambiare dal sintetico all’erba comporta delle differenze: gli appoggi sono diversi come la risposta a livello muscolare. Io preferisco fare tutto il lavoro su un tipo di campo o sull’altro. Qui purtroppo quelli in erba non esistono, quindi bisogna abituarsi e soffrire”.

Poi un accenno alla famosa cena col presidente Canonico. Un incontro per parlare anche di un tema gradito ai tifosi. “Abbiamo parlato di mercato come fanno tutti, ma stiamo ancora decidendo. Non vogliamo sbagliare le scelte che faremo, bisogna ancora valutare bene”.

Sul Catanzaro aggiunge: “E’ una buona squadra costruita con gente esperta. Se hanno cambiato l’allenatore significa che qualcosa non ha funzionato. Di solito in questi casi c’è sempre la risposta dei giocatori che vogliono farsi notare e conquistarsi il posto. E’ peggio per noi. Preparare qualcosa per domani è difficile, visto che non possiamo sapere cosa voglia fare il nuovo allenatore. In base al loro modo di mettersi in campo cambierà anche il nostro modo di giocare sia in fase difensiva che offensiva”.

Poi un giudizio su questo finale di girone: “Io penso una gara alla volta. Al netto delle partite che si giocheranno, bisogna sempre guardare avanti senza fare i conti su ciò che accadrà durante questo periodo. Fino ad ora penso che la squadra abbia fatto bene e spero che continui così. 28 punti sul campo non sono pochi in un campionato difficile dove ci sono squadre con una grande storia e con rose più importanti della nostra”.

Una squadra giovane, ma con un faro lì davanti: Alexis Ferrante. “Sono contento che abbia scelto Foggia. Io l’ho già avuto a Roma e portato in panchina nella sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina. Lui ha fiducia in me come io ce l’ho in lui. Vediamo se riusciamo a fare ancora meglio”. Poi un pensiero in riferimento alla sua visita al Comitato Regionale Puglia della Lega Nazionale Dilettanti (LND). ” Sono contento. Io non porto mai temi da sviluppare, perché aspetto le domande degli allievi. Se conosco la risposta la dico, altrimenti resto muto (ride ndr). Ho fatto qualche partita nella mia carriera, quindi è normale che qualcosa io l’abbia vista, sentita e provata”. Infine un pensiero su un altro protagonista di questo girone di andata: Manuel Nicoletti. “Mi piace come ragazzo e giocatore anche se fisicamente non è ancora pronto. Il suo problema è lavorare e lavorare”.