A seguito dell’omicidio avvenuto a San Severo il 20 novembre scorso in cui Bonifacio Buttacchio, 57enne incensurato, è stato brutalmente ucciso con un colpo di pistola alla testa e trovato senza vita in un cantiere edile di via Cannelonga, i Carabinieri della locale Compagnia – dopo aver raccolto con tempestive e meticolose indagini gravi indizi – hanno fermato ed arrestato il presunto colpevole. Si tratta dell’imprenditore Vincenzo Gualano, a suo carico gravi indizi di colpevolezza, che hanno consentito al Sostituto Procuratore di emettere nei suoi confronti un decreto di fermo perché indiziato del delitto. I carabinieri hanno effettuato una serie di perquisizioni volte, ancora una volta, a disarmare la criminalità sanseverese. Nel corso delle ricerche in un cortile di un condominio di via Giovanni Pascoli di San Severo, all’interno di bidone dell’immondizia, di quelli marroni utilizzati per la raccolta dei rifiuti organici, i Carabinieri hanno rinvenuto due borselli contenenti una pistola di fabbricazione croata, in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionante, i relativi caricatori, circa 40 munizioni e materiale per la manutenzione dell’arma. Il materiale sequestrato come autorizzato dall’Autorità Giudiziaria è stato inviato al R.I.S. di Roma per verificare il suo utilizzo in altri fatti delittuosi. Inoltre gli inquirenti stanno esaminando i filmati registrati dalle telecamere presenti in zona al fine di risalire al responsabile dell’occultamento dell’arma. Inoltre, con l’ausilio dei Carabinieri Cacciatori “Puglia”, sono ancora in corso le ricerche, mediante perquisizioni e rastrellamenti nelle campagne di San Severo, dell’arma utilizzata per l’omicidio del carpentiere Buttacchio. L’indagato per il fatto di sangue. Gualano è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere dopo la convalida del fermo dinanzi al G.I.P. del Tribunale di Foggia.