Il Direttore sportivo del Foggia, Peppino Pavone, anticipa tutti e non aspetta le domande dei cronisti nella conferenza stampa di stasera allo Zaccheria. “Non mi spiego questo pessimismo e l’aria pesante che sento in città. Solo perché abbiamo pareggiato a Campobasso non giocando il secondo tempo bene come il primo? Il futuro è nostro! La società è ambiziosa. Abbiamo costruito una base solida per eventuali innesti futuri per consolidare il valore della squadra. Siamo al lavoro da tre mesi e mezzo e abbiamo conquistato 25 punti sul campo, uno in più di Catanzaro e Avellino. Siamo dietro il Monopoli , Turris e Palermo. I campani sono la squadra-sorpresa mentre Avellino e Catanzaro da anni stanno investendo per arrivare in serie B”. Parlando dei giocatori Pavone è stato chiaro: “Sono tutti bravi ragazzi, non si lamentano dei pesanti allenamenti cui li sottopone il mister. Stanno facendo benissimo e hanno grandi margini di crescita. Lasciamoli lavorare in tranquillità. Il bilancio ad oggi è molto positivo. Non cerchiamo attenuanti per gli infortuni anche se abbiamo avuto per diversi turni 5 titolari fuori squadra”. Sulla questione rinforzi il diesse rossonero ha detto che non ancora ne ha parlato con Zeman soprattutto per non disturbare la tranquillità della squadra diffondendo voci di mercato. Conoscendo bene il mister sa bene che difficilmente stravolge a gennaio la squadra fatta a giugno. Però se il boemo farà richieste la società si darà da fare. Pavone ha spaziato poi su argomenti di carattere generale che riguardano il rilancio dell’industria-calcio. “Per far crescere i ricavi delle società di calcio è indispensabile dotarsi di stadi di proprietà, ma occorre cambiare la mentalità del gioco italiano. Siamo indietro rispetto a molte squadre europee e io sono convinto che si debba puntare sui giovani. In molte squadre europee giocano titolari ragazzi del 2002 e 2003. Perché questo non avviene in Italia? Poiché i ritmi delle partite aumentano sempre più la via giusta è puntare sui giovani che possono attaccare meglio la profondità “. Tornando al Foggia il direttore ha ricordato chenel passato, in caso di altri cambi generazionali, come ad esempio la ricostruzione avvenuta nella stagione 1992/93, a questo punto del campionato eravamo al terz’ultimo posto con diverse sconfitte e pochi pareggi. Poi vennero i risultati con giocatori sconosciuti e provenienti dalle serie inferiori. Pavone ha fatto poi riferimento alla famosa lista dei 73 giocatori contattati di cui solo 2 poi hanno firmato per il Foggia.
“Di solito in serie C con Zeman prepariamo una lista di 5-6 giocatori per ruolo. Molti hanno preferito non allontanarsi dal Nord. Altri hanno preferito serie superiori. Mi ha stupito però che ci sono stati casi di calciatori che hanno preferito il Potenza, la Carrarese e il Lecco. Per me ascoltare queste risposte è stato umiliante perché sono stati consigliati da chi non ci vuole bene. Stiamo comunque recuperando un’immagine che in passato ci ha contraddistinto” . In conclusione il diesse foggiano ha parlato del settore giovanile. “Faremo presto delle selezioni sul territorio e insieme a Mancini penso che faremo un buon lavoro”.
Bravo Peppino
Questa è la realtà quindi lasciamoli lavorare in tranquillità senza farci prendere dalla frenesia ma sostenendoli con calore e con la certezza di positivo risultati