Catania-Foggia. Mister Baldini: “Su Zeman potrei raccontare mille aneddoti”

Grande attesa per la sfida Catania-Foggia. Più per i rossoneri forse, che devono reagire sul campo alle vicissitudini che hanno colpito la società negli ultimi giorni. I 4 punti di penalizzazione pesano, eccome se pesano, anche se Zeman ha lasciato intendere che faranno di tutto per recuperarli in fretta. Il campionato ti porta poi ad affrontare una squadra, il Catania, che di guai societari ne ha vissuti parecchi negli ultimi tempi, riuscendo sempre a risollevarsi e a dimostrare sul campo il valore di una rosa ben guidata dal suo tecnico. Due squadre accomunate dallo stesso destino quest’anno, che di certo proveranno a dar vita ad una sfida entusiasmante per cacciar via quei fantasmi di cui non hanno colpa.

Alla conferenza stampa pre-gara di Mister Baldini, è intervenuta anche la redazione di Mitico Channel, che ha preso spunto proprio da questo difficile momento per formulare la sua domanda: il Catania sta facendo bene nonostante i problemi societari. Mister, come è riuscito ad isolarsi e ad imprimere la giusta tranquillità ai suoi? Se la sente di dare qualche consiglio a Zeman con riferimento al -4 inflitto alla società pugliese? “Faccio un po’ fatica a dare dei consigli ad un allenatore che la scorsa settimana ha festeggiato le 1.000 panchine. Posso dire semplicemente cosa abbiamo fatto noi. Il nostro lavoro è stato quello di far rotolare sempre il pallone in mezzo al campo e questa non è una banalità. Ognuno di noi, che sia calciatore o allenatore, non inizia questa professione con l’obiettivo di guadagnare dei soldi, ma per il gusto di giocare a calcio. Almeno, per me è stato così. Quando una squadra ha dei valori sani come la nostra e può contare su degli uomini che sono amanti del proprio mestiere si pensa solo a giocare. Anche nei momenti più difficili a me è bastato sempre far rotolare il pallone in mezzo al campo per ritrovare l’entusiasmo del bambino che inizia a giocare a pallone. Nonostante ognuno di noi abbia i suoi interessi quando quel pallone rotola ci brillano gli occhi. Quindi, da questo punto di vista è stato molto semplice isolare la squadra”.

Spazio agli interventi della stampa locale. Il Catania sta bene dopo la gara contro la Vibonese ma ora deve fare i conti con parecchie indisponibilità. “Stiamo bene, soprattutto mentalmente, perché abbiamo vinto una partita in sofferenza. Mancheranno Moro perché è in Nazionale (Under20 ndr), Russotto, Zanchi e Claiton perché squalificati, Piccolo, Pinto, Greco e Frisenna infortunati. È vero, sono tanti ma sono convinto che i ragazzi che scendereranno in campo faranno una buona prestazione. Non mi spaventano queste assenze perché ho fiducia in tutta la rosa”.

E poi c’è un giocatore in più: il pubblico del Massimino. “Assolutamente sì, giochiamo in casa. Abbiamo instaurato un legame importante con i nostri tifosi e non abbiamo alcuna voglia di rallentare dal punto di vista dell’impegno, della concentrazione e della cattiveria agonistica. Il legame creatosi con il pubblico è ciò che ci ha fatto andare avanti in questo periodo”.

Capitolo Zeman. Ha aneddoti da raccontare? Ha pensieri sul suo modo di concepire il calcio? Che effetto le fa ritrovare Zeman da avversario dopo la sua esperienza da calciatore con il tecnico del Foggia in panchina? “Col Napoli facevo il Capitano e il rammarico più grande è stato proprio il suo esonero, sicuramente immeritato. Zeman non è un allenatore che si può tenere per cinque partite, lui ha bisogno di tempo per lavorare. È un maestro e non nego che tante cose che ho imparato vengono proprio dalla sua idea di calcio in quanto lui è sempre stato avanti coi tempi. Sul piano personale posso aggiungere che nonostante sembrasse burbero era una persona simpaticissima, che rideva spesso. Io non ho mai sofferto un ritiro come con Zeman. Venivo dalla rottura di un crociato e ricordo i 10*1.000, i gradoni e quando una volta, per punirci, ci fece fare per un’ora e mezza sempre lo stesso movimento in allenamento. Un giorno, non particolarmente contento di noi, prese un pallone e si sedette sopra senza parlare per un’ora intera. Noi restammo fermi lì cercando di capire cosa fare, se andar via o allenarci, perché lui era fermo seduto sul pallore senza dire nulla finché alla fine non ci spiegò le ragioni di quell’atteggiamento. Zeman è uno che pretende sempre il 100%. È una persona che ammiro”.

Quanto alla formazione che potrebbe andare in campo contro il Foggia, Mister Baldini è stato evasivo e non ha voluto dare alcun vantaggio all’avversario. Si è limitato ad affermare che lui non ragiona sugli 11 che entrano in campo ma sull’intera rosa in quanto tutti potenzialmente titolari.