C’è sempre una prima volta. La Fidelis Andria batte il Foggia 2-3 negli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C. L’impresa dei ragazzi di Ciro Ginestra riscrive la storia tra queste due squadre, almeno nel torneo nazionale. Nei precedenti nove incontri disputati, i biancazzurri non avevano mai vinto allo Zaccheria: tre vittorie per i rossoneri e sei pareggi. Un dato inequivocabile, ma che oggi può considerarsi aggiornato nei migliori dei modi.
Anche perché questa vittoria vale tanto. Oltre ad offrire un biglietto di sola andata per i quarti di finale, rinvigorisce una compagine reduce da un periodo molto complicato. Situazione analoga per il Foggia, ma che oggi vede uno scenario tutt’altro che sereno e i fischi di fine partita sembrerebbero l’antipasto di un proseguo di settimana già surriscaldato.
Il primo tempo inizia su un sostanziale equilibrio. Il Foggia cerca possibili spazi, ma la Fidelis Andria è brava a chiudere ogni possibilità. Passano i minuti, ma la protagonista è soltanto una: la staticità. La prima azione pericolosa arriva al 26’ ed è per gli ospiti. Alberti prova a deviare un traversone dalla sinistra, ma manca l’appuntamento con il pallone.
Passano pochi minuti e il Foggia si presenta con un tiro velleitario di Maselli dal limite dell’area: conclusione debole e ben oltre la traversa. Al 32’ arriva il vantaggio improvviso degli ospiti. Sugli sviluppi di un’azione rocambolesca Bubas è bravo a piazzare il pallone all’angolino basso della porta di Volpe. Il portiere tenta la deviazione, ma la sfera rotola dolcemente in rete: 0-1.
Il Foggia alza il ritmo e al 38’ ci prova con un bel tiro a giro di Tuzzo da fuori area, ben servito da un delizioso passaggio di Maselli. Al 41’ ci prova Martino con un siluro da fuori area, ma la palla rasenta soltanto il palo sinistro di Vandelli. Bisogna aspettare l’ultima azione del primo tempo per vedere il pareggio del Foggia (48’). Garofalo scaglia un bolide da lontanissimo che si spegne alla sinistra del portiere biancazzuro.
Nel secondo tempo accade tutto quello che non è accaduto nel primo. Apre le danze Curcio con un tiro dal limite dell’area (48’), ma la sua conclusione si spegne inerme sul fondo. Al 56’ Di Piazza (ex Foggia) si trova davanti la porta a causa di una chiusura mancata di Girasole. L’attaccante non è repentino nel calciare e il difensore è bravo a rimediare al precedente errore.
Ma il suo gol è solo rimandato, perché sugli sviluppi dell’azione successiva è bravo nel concludere di testa un delizioso pallone di Nunzella crossato dalla sinistra: 1-1. Però il Foggia non molla e al 62’ guadagna un calcio di rigore per un fallo subito da Di Jenno. Curcio si presenta dagli undici metri, ma si fa ipotizzare da Vandelli che respinge la sua conclusione.
I rossoneri insistono e al 70’ raggiungono il pareggio. Ferrante scaglia un bolide su punizione da lunga distanza, il portiere respinge, ma Garofalo è rapace nell’intercettare il pallone e scaricarlo in rete: 2-2. La partita sembra aver preso una piega definitiva, invece Di Piazza gela ancora una volta lo Zaccheria.
Al 77’ Gallo atterra in area Bolognese: calcio di rigore. L’ex rossonero spiazza Volpe e segna il gol del definito 2-3. La partita termina con un’ultima occasione, sempre con il nove biancazzurro. Il quale conclude a pochi passi dalla porta, ma trova un fulmineo Volpe che limita il passivo finale.