Le pagelle di AZ Picerno-Foggia. Che barba che noia, che barba che noia

Impianto sportivo “Donato Curcio” appena rinnovato con l’AZ Picerno che torna finalmente a giocare in casa nello stadio gremito di tifosi e dinanzi al suo Presidente, Donato Curcio per l’appunto, che dall’America è accorso in terra lucana per l’evento. Gara che viene anticipata da un omaggio alla carriera per Mister Zeman, visibilmente emozionato.

17 punti il Foggia, 15 il Picerno e ti aspetteresti di vedere un match da metà classifica, invece, a parte i primi venti minuti con le due squadre che si sono affrontate con un certo dinamismo, si è passati ad una fase di stallo in cui quasi ci si addormenta. Il Foggia costruisce – senza nemmeno tanta convinzione oseremmo dire – e il Picerno lo aspetta e riparte, sfruttando anche gli errori dei “soliti noti” che non mancano mai.

Finché non ti trovi a fare un tuffo nel passato, nemmeno tanto recente, segno che gli insegnamenti non sono valsi a nulla. Infatti, quando sembra che il primo tempo debba concludersi in parità, arriva la solita “cappellata” della squadra di Zeman: Gerardi si trova lanciatissimo in area da rigore e Martino lo atterra. Rigore netto di cui si fa carico lo stesso Gerardi e Volpe splendidamente para, ma c’è Pitarresi che, indisturbato, sul rimpallo mette in rete. E finisce così come contro il Taranto, ancora una volta in svantaggio.

Inizia la ripresa e il Foggia scende in campo più convinto, quanto meno di acciuffare il pareggio. Accade tutto al 10° quando Zeman fa tre sostituzioni in un colpo solo: Di Jenno, Rizzo Pinna e Vigolo rispettivamente per Garattoni, Gallo e Merkaj. Nemmeno il tempo di disporsi in campo che Rocca dalla tre quarti batte una punizione e scodella una palla insidiosa al centro area, sponda di Curcio e zampata vincente di Di Pasquale. “Il Foggia pareggia con un difensore, una novità questa per le squadre di Zeman” – commenta il telecronista di Eleven Sports. E come dargli torto visto che l’attacco del Foggia è spuntato… Oggi Merkaj, tanto atteso, si è preso la palma del peggiore in campo. Personalmente l’avrei data a Martino, ma quando una pagella è il risultato di una media aritmetica bisogna rispettare anche il pensiero degli altri. Siamo sicuri che Merkaj sia collocato nella posizione giusta? E Martino, perché continua a stare a sinistra se c’è Di Jenno in quel ruolo? E così, se questi sono i dubbi, ecco che oggi anche Zeman non raggiunge la sufficienza.

Il secondo tempo non dice un granché: continui capovolgimenti di fronte con le due squadre allungate. Il Foggia forse ci crede un po’ di più ma non basta. Lì davanti non segna nessuno. Finisce 1-1 ed è il terzo di fila. Alla fine abbiamo mosso la classifica. Si dice così, non è vero?

A seguire la pagella della redazione di Mitico Channel e con noi ha partecipato anche Angelo Carboni, che sta diventando una presenza costante ed importante.