Foggia ora attenzione: domani sarai tu la “capolista”

Adesso arriva il bello o meglio… il difficile. L’inebriante pareggio del Foggia al San Nicola ha stravolto il prossimo futuro della squadra rossonera. Un capovolgimento emotivo che ha quasi lasciato dimenticare il breve passato dei satanelli. In particolare una data non casuale: 10 ottobre 2021. 

La sera della pesante sconfitta col Palermo (3-0) e dell’isteria inevitabile di chi pesasse al “tracollo” imminente di un Foggia destinato ad un campionato insipido e fuori da ogni possibile gioco. Ma poi il campo è riuscito a stemperare gli animi, grazie alla vittoria interna col Monopoli. Una boccata di ossigeno per l’intero popolo rossonero, ma soprattutto per la ciurma di Zdenek Zeman. 

Del resto la sconfitta del Barbera aveva assunto i lineamenti di una debacle più emotiva che sportiva. Il ché ha inevitabilmente generato pensieri inquieti sui possibili effetti che avrebbe potuto subire la squadra. Ma il Foggia ha saputo reagire e nonostante le difficoltà è riuscito a riacciuffare le briglie della situazione con una vittoria tirata quanto fondamentale.

Un passo in avanti che ha permesso di preparare al meglio la sfida del San Nicola. Una gara eccitante di per sé, ma comunque carica di potenziali insidie. Variabili tipiche di una partita così importante (derby), ma anche di un avversario diverso da tutti quelli incontrati fino a quel momento. 

La sfida col Bari non è stata solo l’ennesima battaglia tra due storiche squadre, ma soprattutto la prima vera prova di forza per la compagine rossonera. La quale si è dovuta confrontare con quello che vorrebbe diventare nel breve tempo possibile: una grande squadra. Il risultato? Promossa a pieni voti… o quasi. Perché per dare un senso compiuto alla grande prova del San Nicola, bisogna fare un ulteriore passo in avanti. 

Allora ecco che la sfida col Taranto assume un valore diverso. Oltre alle spine nascoste di una partita così passionale, domani il Foggia dovrà affrontare una giornata differente da tutte le altre. Mai come in questo momento, la ciurma rossonera gode dei giudizi benevoli di chi osserva interessato. Una situazione totalmente capovolta in confronto alle ultime due gare giocate con Palermo e Monopoli. 

Ma oggi la sensazione è che il Foggia abbia assunto un ruolo diverso. Il pareggio di Bari ha consegnato un’immagine di una squadra ben più forte, ma soprattutto reale. Un collettivo in grado non solo di fermare il Bari, ma l’idea stessa che rappresenta: la capolista del campionato.

Allora è quasi inevitabile che domani il Foggia assuma un volto diverso agli occhi di chi guarda. Una sorta di “nuova capolista” chiamata a dare sostanza a quanto di buono fatto contro la vera prima in classifica. La medesima situazione che ha vissuto il Bari mercoledì scorso, ma per motivazioni differenti e che oggi investe i rossoneri di nuove responsabilità o per meglio dire difficoltà. Perché essere considerati più forti dei propri avversari è sicuramente un merito, ma anche un gravoso impegno da mantenere, soprattutto per chi sta affrontando un complesso percorso di crescita. 

Questa è il vero ostacolo del Foggia nella gara di domani. Una sfida certamente ardua, ma non impossibile da superare. Inoltre, la squadra di Giuseppe Laterza ha dimostrato di essere ben più di una vittima sacrificale. Il fattore più lampante lo offre la classifica: 16 punti per entrambe le squadre. Ma tra gli indicatori di maggiore interesse troviamo certamente la difesa. 

Dopo il Catanzaro (4 reti subite) è la squadra meno colpita del campionato, insieme a Bari e Avellino con 7 reti al passivo. Già, proprio loro. Due delle pretendenti (sulla carta) alla vittoria finale. Allora è forse giusto rimanere con i piedi ben piantati a terra, ma allo stesso tempo continuando a sognare ad occhi aperti una squadra un po’ più vicino alla sua realtà: diventare un grande Foggia.