Allo Zaccheria c’è un super Ferrante: è lui l’uomo derby?

Non c’è due senza tre. Dopo le sfide con Fidelis Andria e Monopoli Alexis Ferrante ha messo il suo sigillo anche sulla gara più importante dell’anno: il derby col Bari. Il pareggio definitivo agguantato dall’attaccante italo-argentino è arrivato come un tuono in piena estate: forte e improvviso. La medesima sensazione che ha vissuto il portiere Frattali nel tentativo di deviare un pallone imprendibile. Sintomo che solo gli attaccanti di livello possono scaturire. 

Del resto i numeri parlano chiaro. El Tigre è risultato decisivo in ben cinque gare di questo torneo con altrettanti gol. Dalla prima gioia contro il Potenza (4-1) a quella rabbiosa di mercoledì sera al San Nicola. Nel mezzo altri tre gol determinanti contro Latina (1-1), Fidelis Andria (0-3) e Monopoli (1-0). Un bottino di assoluto valore che lo ha incastonato saldamente in cima alla classifica dei marcatori della squadra di Zdenek Zeman con 5 reti. Ma soprattutto lo ha reso padrone indiscusso dei derby disputati fino ad ora. Nell’ordine: Fidelis Andria, Monopoli e Bari. 

Un trittico tutto pugliese nel quale Ferrante si è dimostrato protagonista assoluto, ma innanzitutto giocatore decisivo. Perché i suo gol hanno di fatto portato nelle casse del Foggia ben 7 punti. Forse l’unica eccezione potrebbe essere rappresentata dal derby di Andria. Nel quale i meriti sono da suddividere con altri due marcatori: Curcio e Merola. Resta comunque l’alta percentuale di incisività dell’italo-argentino nelle geometrie rossonere e in modo particolare la vorace capacità di andare a prendersi i suoi gol. 

Ma procediamo per ordine: Foggia Potenza (2a giornata). Il vantaggio rossonero firmato da Ferrante è frutto di un lavoro tattico, fisico e caratteriale. E’ lui stesso ad avviare l’azione a centrocampo e concludere perentoriamente con un colpo di testa, l’assist di Merkaj in area di rigore. Anima e grinta che si sono manifestate in gesto tecnico e metri percorsi. 

Riapparsi poi nell’incornata letale di Latina (4a giornata) e nella girata spettacolare per il momentaneo 0-2 contro la Fidelis Andria (6a giornata). El Tigre si è dimostrato per quello che è: un attaccante di razza. Un rapace in area di rigore con una predisposizione al duello fisico, ma anche un mago col cilindro. Capace di tirar fuori magie improvvise, come i gol messi a segno contro Monopoli e Bari. Reti di assoluta difficoltà, ma che giocatori del suo calibro riescono a trasformare in apparenti semplici calci al pallone.

La partita del San Nicola potrebbe aver segnato un punto di svolta per la squadra di Zdenek Zeman. Non solo per aver messo alle strette la prima in classifica, ma per lo scatto mentale che potrebbe aver prodotto all’interno del gruppo. Cosa succederà non è dato saperlo, ma di sicuro domenica arriverà il Taranto. L’ultimo derby di una settimana incandescente. L’osservato speciale resta sempre lui: Alexis Ferrante. E se non c’è due senza tre, il quattro…