Canonico: “Grande prestazione, risultato forse stretto, ma stiamo crescendo”

Sana e ricca soddisfazione. Questo è lo stato emotivo che ha vissuto il presidente Nicola Canonico, dopo il fischio finale che ha decretato l’1-1 tra il suo Foggia e (perché no) il suo Bari. Ma forse è più giusto dire la squadra della sua città. Anche perché le origini sono note a tutti, ma il numero uno del club rossonero ha voluto subito evidenziare la reale protagonista di questa serata: la sua squadra.

“A me interessa parlare solo del Foggia. Per me tutte le gare hanno lo tesso fascino e temperamento. Oggi siamo venuti in casa della capolista e penso che la prestazione dei ragazzi sia encomiabile sotto l’aspetto del risultato e forse anche un po’ stretto. Vedere il Bari difendersi davanti le giocate del Foggia è stato qualcosa di bello. Perché iniziamo ad avere anche la personalità per affrontare le grandi squadre”. Insomma, molto più di un pareggio che potrebbe lanciare i rossoneri tra le grandi protagoniste di questo campionato. 

Sul tema il presidente afferma: “Abbiamo un gruppo di ragazzi destinato ancora a crescere. Perché entrare negli schemi di Zeman non è semplice e credo ci servirà altro tempo per vedere una squadra giocare secondo le sue idee. Quindi sono contento della prestazione e sono convinto che possa crescere ancora”.

Sul ciclo di gare molto impegnativo che sta affrontando il Foggia aggiunge: “Ogni gara bisogna giocarla. In serie C bisogna ragionare gara dopo gara. Dopo aver chiuso questo ciclo col Taranto dirò cosa penso della squadra. Questo è un un gruppo di ragazzi che sta continuando a crescere ogni domenica. Il blackout di Palermo ci può stare. I ragazzi vanno anche capiti, perché forse ci siamo fatti del male da soli. Bisogna avere l’umiltà e la voglia di aspettare la crescita dei ragazzi”. 

Sulla possibile posizione finale della sua squadra afferma: “Io penso di non aver mai pronunciato parole come promozione, ma ho detto semplicemente di volermi divertire e so che qualche volta non sarà possibile. Però anche dalla parte della nostra tifoseria, serve l’intelligenza di comprendere quanto di buono si stia facendo con un gruppo che ha una media di appena 23 anni. Gran parte di questi ragazzi è di proprietà del Foggia Calcio e questo significa programmare”.

Poi un giudizio sulla stagione ed un’analisi sulle proprie proiezioni di inizio campionato. “Io penso di aver fatto una grande scelta sul direttore sportivo e l’allenatore: non è stato semplice convincere Zeman. Nonostante abbia 74 anni ha tanta voglia di insegnare calcio e lo sta dimostrando. Ha gli stimoli giusti, perché si trova in una società che gli permette di vivere serenamente e questo è importante. Ci sono tutte le condizioni affinché si possa programmare insieme al mister un grande Foggia. Quindi sono contento del risultato anche perché questo è un gruppo totalmente nuovo e che gioca in un modo altrettanto diverso dall’anno scorso. Ritrovarsi oggi al terzo posto con 16 punti, insieme ad una squadra che ci ha battuto in un periodo di crescita, dimostra quanto i ragazzi incomincino a progredire dal punto di vista del gruppo”.

Sull’assenza dei tifosi aggiunge: “Io sono rammaricato per quanto accaduto con questi divieti: fanno perdere lo spettacolo. Io penso che il derby debba essere vissuto da entrambe le tifoserie. Perché in queste partite il campanilismo e lo sfottò ci possono stare. Però sono scelte che io rispetto e avranno avuto delle buone motivazioni. Ma sono comunque rammaricato, perché molto spesso bloccano le tifoserie per non far vedere lo spettacolo che è il calcio”. 

Infine un pensiero sul protagonista di serata: El Tigre. “Ferrante non lo scopriamo noi. L’anno scorso a Terni ha avuto poco spazio a causa di qualche problemino fisco. Ma credo che le sue qualità siano indiscusse. E’ un attaccante importante e siamo fortunati ad averlo. Lo abbiamo voluto fortemente e ci sta ripagando con prestazioni importanti. Sicurante farà divertire il pubblico foggiano”.

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