Bari-Foggia. Mignani: “Da possibile calciatore di Zeman al faccia a faccia da allenatori”

Finalmente arriva il derby, quello con la D maiuscola, che tutti aspettano durante l’anno. Al San Nicola domani si affronteranno Bari e Foggia nel derby di Puglia, appunto. Michele Mignani, tecnico della squadra di casa, si è concesso alle domande dei media nella classica conferenza stampa del pre-partita.

Il copione dei giornalisti che incontrano il Foggia è sempre lo stesso. Oramai ci siamo abituati anche noi. Si inizia con Zdenek Zeman. Ritiene che il suo Bari abbia sufficienti titoli per sostenere “l’esame derby” con il Prof. Zeman? Oltre all’obiettivo di vincere attraverso il gioco quali sono gli altri punti in comune tra lei e Mister Zeman?

Con un po’ d’imbarazzo Mignani ha risposto: “Mister Zeman è un’icona, un tecnico che allena da tantissimo tempo. Quindi, grande onore e massimo rispetto per lui. Noi andremo a giocarci questa partita con il giusto entusiasmo e con tanta voglia di fare bene. Il paragone tra me e Zeman non può reggere, la sua carriera è infinita, ha sempre dimostrato di fare un calcio offensivo di qualità con risultati importanti. Il nostro è un calcio in cui si prova a giocare, a dare intensità e a mettere gli attaccanti in condizione di far male all’avversario. Credo siano due modi diversi di interpretare il calcio ma il calcio si può fare in tanti modi”.

E ancora: “Il mio rapporto con Zeman? Riservo una grande stima nei suoi confronti. Ho cominciato a giocare a calcio quando lui già allenava in Serie A, ho addirittura rischiato un anno di diventare un suo calciatore. Nel campionato 1992-93 il Foggia stava rifacendo la squadra in A e io fui selezionato da Pavone, ma alla fine decisi di continuare con la Spal in B. Per me Mister Zeman è un totem del calcio italiano, al di là di quanto accaduto nel suo percorso professionale. Dà sempre un’impronta alle sue squadre e anche il Foggia di oggi ne ha una”.

Quali sono le insidie di questa partita?

“Le insidie stanno nel fatto che andremo ad affrontare una squadra che ha un gioco propositivo e corale, che coinvolge tanti giocatori. Il nostro entusiasmo è alle stelle ma dobbiamo avere i piedi ben piantati per terra perché, al di là del fatto che un derby è sempre una gara particolare, affrontiamo una squadra che sta bene ed è pericolosa. Il nostro percorso sin qui è innegabile, ma non basta. Domani sarà una partita sentita, difficile per tanti aspetti. Quindi, dobbiamo dimenticare quanto accaduto fino a ieri perché la partita è aperta e noi faremo di tutto per vincerla, per noi e per la piazza”.

Considerato che la difesa delle squadre di Zeman è sempre piuttosto alta, dal punto di vista tattico come ha pensato di attaccare maggiormente gli spazi che si apriranno alle spalle della difesa?

“Sia noi che loro non abbiamo avuto molto tempo per preparare la gara. Ad ogni modo, abbiamo analizzato i punti di forza e di debolezza del Foggia. Sappiamo che le squadre di Mister Zeman attaccano con molti giocatori. Si muovono con i tre attaccanti con dei movimenti che, fatti nei tempi giusti, fanno male alle difese avversarie e sappiamo che hanno anche dei buoni tiratori da fuori area. Cercheremo di prestare attenzione a tutto ma, al contempo, proveremo a fare le scelte giuste per creare delle situazioni e trarne vantaggio”.

Questo derby è una gara come le altre o è speciale?

“Sotto certi aspetti è una gara speciale perché ci sarà più gente, perché è un derby. Per il morale può valere di più, ma per la classifica ha gli stessi punti e lo stesso valore. Noi ci stiamo preparando per farla al meglio e il nostro obiettivo è provare con tutte le nostre forze a portarla a casa”.

Per la gara si attendono almeno 15mila tifosi, mentre finora sugli spalti ce ne sono stati in media 7mila. Quale sarà l’impatto per i suoi calciatori?

“Molti dei calciatori che alleno hanno avuto la possibilità di giocare in stadi pieni. Per la prima volta i numeri sono alti per per questo gruppo. Credo che ciò sarà un motivo in più di forza ed energia per noi. Non vediamo l’ora di arrivare a domani sera, prima col cuore e poi con la testa cercheremo di dare il massimo della soddisfazione a tutte le persone che saranno sugli spalti a tifare per noi”.

Che dire? Certo, due parole in più sull’assenza della tifoseria rossonera avremmo voluto sentirle…