Zeman: “Sappiamo cosa fare, ma gli attaccanti devono segnare”

Nella consueta conferenza stampa del sabato Zeman ha parlato della partita di Palermo: “Abbiamo subito i primi due gol con palla in nostro possesso. Abbiamo reagito ma non in modo razionale tirando 14 volte in porta contro le 5 volte del Palermo. Gli attaccanti vogliono partecipare alla costruzione del gioco, ma per me devono solo finalizzare quello che la squadra ha pensato per loro. Quando lo capiranno completamente saremo a posto”.

Per il primo dei tre derby in una settimana il boemo ha detto che l’avversaria più pericolosa è certamente il Bari perché prima in classifica anche se non sempre ha vinto dominando. “Il derby tra Bari e Foggia è molto sentito dalle due piazze”. Per il match di domani il tecnico di Praga ha annunciato l’indisponibilità di Markic, Maselli e Di Pasquale anche se quest’ultimo si allena col gruppo ma non ha nelle gambe il ritmo partita.

“La squadra monopolitana è stata studiata attentamente, sappiamo che si difende bene e pressa molto. Prenderemo le giuste contromisure. È una delle tante squadre che adottano il 3-5-2  ma quando noi attacchiamo potremmo essere favoriti sfruttando la larghezza del campo”. A proposito del tour de force che attende la squadra Zeman ha detto che non pensa a un turnover perché metterà in campo i migliori in tutte le partite. “Cambierò solo se ci sono problemi”.

Sull’andamento del campionato nelle prime 8 giornate il boemo ha detto che il torneo fino a ora è molto equilibrato. Se il Foggia avesse vinto a Latina ora sarebbe secondo in classifica, anche se devono esserci miglioramenti in tutti i reparti. “Io credo che la squadra sia competitiva. Dobbiamo lavorare e crederci. In settimana abbiamo lavorato molto sulla tattica. Ognuno dei ragazzi sa cosa fare”. Pungolato su eventuali cambi sugli esterni del reparto offensivo, l’allenatore foggiano ha detto chiaramente che insisterà sulla composizione attuale perché l’anno scorso Curcio ha fatto 14 gol e Merola nelle giovanili ha segnato 25 reti a stagione. Devono solo crederci di più.