Foggia forza 3! Dieci giorni per un derby vitale: quello col futuro

Derby, derby e ancora derby. Il Foggia di Zdenek Zeman si prepara a vivere la prima fatica di questa stagione. Dieci lunghi giorni in cui affronterà nell’ordine: Monopoli, Bari e Taranto. Un trittico tutto pugliese per iniziare seriamente a delineare, il vero volto della squadra rossonera. I ragazzi di Sdengo arrivano a questa gara nel momento più delicato della loro stagione. La fragorosa sconfitta rimediata al Barbera di Palermo, ha gettato l’intera ciurma nel mare mosso delle contestazioni e forse delle precoci conclusioni. Una reazione inevitabile, causata da un secco 3-0 che ha inabissato il popolo rossonero nel profondo buio dello sconforto e dell’amarezza. 

Nessun allarmismo o almeno è quello che potrebbe pensare il tecnico di Praga. La battuta di arresto della sua squadra è forse arrivata nel momento migliore (ammesso che ce ne sia uno) della stagione. La cura ideale per un possibile contraccolpo psicologico, può solo arrivare dalla partita o forse è meglio parlare al plurale, più rappresentative del campionato rossonero: i derby. Uno stimolo oltre che una serie di gare da tre punti, come sottolineato dallo stesso Pietro Martino nella conferenza stampa di ieri. 

«Sicuramente tra di noi non parliamo di questo (derby ndr). Perché credo che sia importante riflettere partita dopo partita, senza fare calcoli e mettersi ansia addosso. E’ chiaro che ognuno di noi si sia fatto un’idea di quello che ci aspetta e di conseguenza sapere anche cosa fare in queste circostanze. E’ un qualcosa di cui non si parla, ma si sente in ognuno di noi». 

Emozione. Il derby è portatore sano di sensazioni contrapposte e difficili da gestire. Un compito arduo che il Foggia ha intenzione di portare a termine già da domenica col Monopoli. La squadra di Alberto Colombo è il primo dei tre ostacoli sul cammino rossonero. La sconfitta interna contro il Campobasso (1-2) ha risvegliato la squadra dal torpore dell’alta classifica. Il ché ha certamente riportato sull’attenti l’intero gruppo. Una cattiva notizia (dal punto di vista statistico) per il tecnico dei biancoverdi, ma anche per lo stesso Zeman. Il quale ora si potrebbe trovare a combattere con un avversario molto più ostico del Monopoli: l’aspetto psicologico. Un problema che in realtà non esiste affatto, secondo Martino.

«Sicuramente avere solo tre giocatori della passata stagione — afferma il terzino — ha influenzato la nostra partenza con qualche punto perso. Ma sotto l’aspetto mentale e fisico la squadra sta bene. Anche perché la partita di Palermo la considero una gara a sé. E’ un 3-0 dove la squadra avversaria non ci ha messo sotto ed è stato deciso da nostri errori. Comunque mettere insieme trenta giocatori nuovi è molto complicato e fare quello che chiede il mister non è facile. Quindi penso che sia solo questo il problema». 

Una convinzione per Martino, ma soprattutto la vera speranza del popolo rossonero. Anche perché il tempo è poco e mercoledì prossimo (20 ottobre) bisogna andare al San Nicola per il derby più importante della stagione. Arrivare a Bari con una vittoria aiuterebbe di certo il morale collettivo della squadra, ma soprattutto andrebbe a placare gli animi di chi ha già dato per spacciata la ciurma rossonera. Tempo al tempo. Questo Zeman lo sa bene e di certo non si farà distrarre dalle emotività che lo hanno circondato.

Poi toccherà di nuovo allo Zaccheria, come col Monopoli, dare una mano. L’ultimo derby contro il Taranto (24 ottobre) potrebbe determinare la risultante di un trittico di partite molto importanti e forse il prossimo futuro dei rossoneri. Allora è giusto pensare che ci sia bisogno di una grande squadra. Un Foggia forza 3 per una corsa di dieci giorni che si preannuncia elettrizzante. Il cui finale potrebbe sorprendere tutti… in un senso o nell’altro.