Con un Messina in crisi tocca solo vincere

Una società storica, quella del Messina, che come tante ha dovuto affrontare l’umiliazione del fallimento e della ripartenza dalla Serie D. Come il Foggia del resto, ma con l’aggravante che nelle paludi non è rimasta un solo anno bensì quattro.

La storia recente racconta di una squadra che, pur salvandosi tra mille difficoltà, a maggio 2017 viene esclusa dalla Lega Pro per mancata iscrizione al campionato e riammessa tra i Dilettanti. Prima sesta, poi dodicesima e quindi ottava durante la pandemia. Finché lo scorso anno, campionato 2020-21, il Messina non riesce finalmente a collocarsi in cima alla classifica del Girone I e ad assaporare la meritata promozione in C.

Grande rivoluzione a luglio con cambi che hanno riguardato il direttore sportivo e quindi l’allenatore e il suo staff tecnico. Rivoluzione anche nella rosa con l’arrivo di calciatori giovani e di qualità voluti dal neo misterSalvatore Sullo.

Politica sostanzialmente diversa da quella adottata da altre squadre approdate in C dalle categorie inferiori, che invece hanno preferito mantenere l’allenatore e la rosa rinforzandola con qualche innesto di spessore. Ora, pare che a Messina queste scelte stiano un po’ strette e inizino ad essere messe in discussione dalla piazza, non contenta né del gioco né tanto meno dei risultati raggiunti dai biancoscudati in questo inizio di campionato.

Alla vigilia della gara contro il Foggia la squadra dello Stretto si ritrova 13esima in classifica con soli 5 punti, frutto di una sola vittoria in casa contro la Virtus Francavilla, due pareggi e ben tre sconfitte. A pesare proprio le ultime due: la prima rimediata in trasferta con l’altra neo promossa AZ Picerno e la seconda in casa contro il Bari appena qualche giorno fa. In entrambe le occasioni la squadra è stata accusata di non aver giocato a calcio e di essere stata in balia dell’avversario. “Sinceramente mi schifiai… Ok la differenza… Ma è mancata totalmente la rabbia” è il commento più pesante scritto sui social da parte della tifoseria locale nel post partita contro i pugliesi.

Nell’analizzare la gara contro il Bari, Sullo ha dichiarato che la sua è una squadra fatta di giovani di grande valore ma per certi versi ancora inesperti, che si trovano in difficoltà al cospetto delle grandi. Bisognava essere più bravi nel creare delle occasioni per poi concretizzarle a rete, tenere il ritmo per 90 minuti e non solo dopo aver subito il primo goal.

Pare che i problemi maggiori siano nel reparto più arretrato dove si avverte l’assenza di Celic e Mikulic, che non consente alla squadra il dovuto turnover e di rifiatare nemmeno quando le gare sono così ravvicinate. Un organico non ancora al completo, insomma, con una rosa stravolta nel finale di mercato.

Quanto al Foggia, prossimo avversario del Messina, tutti ricorderanno il match di Coppa Italia allo Zaccheria in cui la squadra ha ben figurato, pur presentandosi con le seconde linee e perdendo per 2-0. Noi ricordiamo un Foggia non al massimo delle giocate e della condizione atletica, ma concreto e capace di regolare la pratica già nel primo tempo. E ricordiamo soprattutto un certo Lorenzo Catania, classe ’99, arrivato a rafforzare la squadra siciliana direttamente dall’Eccellenza, dopo che anche Carpi e Siena avevano puntato gli occhi su di lui. Con Catania in campo il Messina si è reso pericoloso in più di una circostanza. Martino non era riuscito a stargli dietro, ma pronti a scommettere che stavolta ci sarà Garattoni che ha ben figurato nelle ultime uscite di campionato.

L’appuntamento è fissato per domenica 3 ottobre alle ore 17:30 allo stadio Pino Zaccheria.