Violenza omofoba a Manfredonia, Barone: “Non sarete soli in questa battaglia”

Sull’ignominioso atto di violenza perpetrato ai danni della coppia gay di Manfredonia, vittima di omofobia da diverso tempo, arriva il solerte intervento dell’assessora regionale alle Pari Opportunità e al Welfare Rosa Barone.

Ai due fidanzati, Massimo e Cosmo (33 e 25 anni), nella notte di due giorni fa, era stata incendiata l’auto ed avevano avviato una raccolta fondi per recuperare almeno parte del danno, denunciando, altresì, di essere da tempo oggetto di omofobia e disprezzo da parte di molti loro concittadini per aver dichiarato la propria omosessualità e scelto di vivere assieme nella cittadina garganica. “Quell’auto serviva per andare al lavoro“, denunciano i ragazzi, “riceviamo continuamente insulti perchè siamo gay e nel giro di pochi mesi ci hanno già distrutto due autovetture, la prima l’abbiamo demolita per atti vandalici, l’altra, appena acquistata, è andata distrutta dalle fiamme a seguito di un turpe atto di ignoti cittadini”. Un episodio inaccettabile e vile, sul quale indagano i carabinieri e che riaccende i riflettori sul delicato tema delle differenze di genere e sulla diffusa ignoranza ed intolleranza verso gli omosessuali.

Quello che è accaduto a Cosmo e Massimo non può passare sotto silenzio”, spiega Rosa Barone che aggiunge: Ho voluto incontrarli questa mattina perché non devono pensare neanche per un attimo di essere soli. Due atti intimidatori nel giro di due anni per la sola ‘colpa’ di essere una coppia gay sono inaccettabili. L’auto appena presa incendiata la scorsa notte e la foto lasciata sul parabrezza della vecchia macchina con i loro volti cancellati e la scritta omofoba in cui gli si augurava la morte sono una sconfitta per noi rappresentanti delle istituzioni e il segno che tanto c’è ancora da fare per un cambiamento culturale che purtroppo sembra ancora lontano. Mi auguro che si arrivi presto all’individuazione dei responsabili di questi atti e chiedo a chi ha visto qualcosa di dare la propria testimonianza. La comunità di Manfredonia è fatta da persone perbene che niente hanno a che fare con questi criminali, continua Barone che chiude: “Da assessora alle Pari Opportunità  auspico che il disegno di legge ‘Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dell’identità di genere’approvato nella scorsa legislatura dalle commissioni congiunte III e VI e mai arrivato nell’aula del Consiglio, venga ricalendarizzato al più presto, in modo da poter diventare legge. Sono la prima ad essere convinta che la solidarietà in questo caso non basti, ma servano atti concreti”.