SOS Monti Dauni – Spopolamento aree interne: un destino severo e ingrato

Sono preoccupanti gli ultimi numeri forniti dall’Istat sullo spopolamento dei comuni dei Monti Dauni, dati che parlano di un alto tasso di emigrazione dai borghi posti a ridosso dell’Appennino Dauno. In una recente indagine si fa la conta dei residenti della provincia di Foggia che, per ragioni di studio o di lavoro, hanno scelto di abbandonare il proprio comune d’origine alla ricerca di nuove opportunità occupazionali e di vita.

Negli ultimi 20 anni (dal 2001 al 2021), rispetto ai comuni dell’area costiera e alla media provinciale, la popolazione dei comuni dei monti dauni, e più in particolare del Subappennino Dauno Settentrionale, è scesa drasticamente.

I numeri:

Sul primo gradino del podio c’è San Marco la Catola che dal 2001 ad oggi conta 897 anime rispetto ai 1515 abitanti registrati vent’anni fa con ben il 40,8% in meno della popolazione presente su quel territorio fino al 2001; per Carlantino la situazione non cambia di molto, il borgo posto quasi a confine con il Molise ha subito una decrescita della popolazione pari al 35,5% con soli 834 abitanti rispetto ai 1294 del 2001. Segue Volturara Appula dove i residenti 20 anni fa erano ben 595 contro i 386 registrati al 31 gennaio 2021 ed una percentuale del 35,1% in meno rispetto al ventennio scorso. Nella triste classifica al quarto posto c’è Motta Montecorvino: 951 abitanti nel 2001 contro i 658 del 2021 con un 30,8% di residenti in meno; quinta Casalnuovo Monterotaro che ad oggi conta 1392 residenti, oltre 600 in meno rispetto al 2001 (1954) e –28,7% di residenti rispetto ad un ventennio fa. Celenza Valfortore non fa eccezione e segue a Casalnuovo Monterotaro con una percentuale di spopolamento del –27,9%: nel 2001 si registravano infatti ben 1990 abitanti contro i 1435 di oggi. Sul fondo della classifica: Castelnuovo della Daunia e Casalvecchio di Puglia, nel primo scendono a 1316 gli abitanti, il 25,3% in meno rispetto a 20 anni fa (1763), il secondo ne conta solo 1717 rispetto ai 2167 del 2001 con uno spopolamento pari al 20,7%. Chiudono la classifica Volturino con gli attuali 1599 residenti (sotto del 19,7% rispetto al 2001) e Pietramontecorvino (2562 residenti ed il 13,8% in meno della popolazione rispetto a venti anni fa). Un dato che si alterna, tuttavia, a quello della popolazione dei comuni costieri dove, se pure in fase di spopolamento, i dati appaiono decisamente meno rilevanti: a Lesina i residenti sono passati dai 6286 a 6238 (-0,007%), a Chieuti da 1886 (2001) agli attuali 1566 residenti (-16,9%) e a Serracapriola l’abbassamento della percentuale di abitanti è del -12,8% nell’ultimo ventennio (4356 nel 2001, 3798 nel 2021).
Totalmente la popolazione dei residenti in provincia di Foggia è scesa in vent’anni del 12,9% ma il dato affiora soprattutto nelle aree interne della provincia. Numeri infelici che invitano a qualche riflessione circa la carenza di infrastrutture, risorse e servizi delle aree interne alla Daunia, per non parlare delle ridotte opportunità di lavoro e di futuro per i giovani. Luoghi sempre più disabitati e senza prospettive, nonostante il bagaglio di cultura e saperi che si tramandano da secoli. Borghi senza tempo, dalla rara bellezza, scrigno prezioso di tradizioni e storia ma che oggi appaiono sempre più spettrali e che – in assenza di una politica più attenta e mirata ai loro bisogni – andranno incontro ad un destino severo ed ingrato, trasformandosi in paesi fantasma e senza futuro.

Road in Monti Dauni near Orsara di Puglia, Apulia (Foggia) Italy