Il racconto di Raffaele Gambacorta
Mi chiamo Raffaele Gambacorta, super tifoso del Foggia che risiede a Novara per lavoro dal lontano 1987. Qui a Novara ci sono molti foggiani, tutti ovviamente tifosi come me dei satanelli. Inutile dire quale felicità ci pervase quando, nell’aprile del 2017, con il pareggio per 2-2 nella storica partita col Fondi, dopo tanti anni di sofferenze c’è stata quella bellissima e tanto attesa promozione in Serie B. <io e mio cugino Marco Gambacorta allora, con un gran tam tam sui social novaresi, in meno di tre giorni rendemmo realtà un antico sogno: organizzare e fondare il primo “Foggia Club Novara”. In meno di tre giorni ci furono più di 45 adesioni e tesseramenti. Una gioia indescrivibile. Ma allora, quale miglior modo per festeggiare non solo la conquistata serie B, ma anche la fondazione del nostro club se non quella di organizzarci in una trasferta al seguito dei rossoneri?. Alla prima gara disponibile, la trasferta a Venezia per la Super Coppa di serie C, ci organizzammo per presenziare all’incontro. Di tutta fretta riuscimmo ad accaparrarci i biglietti per l’ingresso e preparammo il viaggio in ogni dettaglio armati di striscioni, sciarpe e stendardi rossoneri. Con tre automobili al seguito fissammo di mattina presto l’appuntamento per tutti i partecipanti, per poi ritrovarsi con tutti i foggiani a Venezia. Mi ricordo con le macchine bardate di colori rossoneri, il viaggio verso la città lagunare fu fantastico, con le immancabile soste in Autogrill, con i nostri colori e gli slogan e i canti. La gente tutta intorno ci vedeva come se avessimo vinto la Champion’s League, ma noi tifosi del Foggia siamo così, attendavamo da troppi anni di tornare nel calcio che conta e che ci merita, e per noi era ancora più festa che aver vinto in Europa.
Arrivati in città ci aggregammo con tutti gli altri per portarci allo stadio Pier Luigi Penzo. Inutile dire che l’idea l’avemmo in tanti. Da Foggia e da tutta Italia. All’imbarco eravamo una marea rossonera, una marea umana. Entusiasti e felici di ritrovare amici e conoscenti che spesso avevamo incrociato in altre trasferte, anche tanti anni prima. Ma il momento più bello è stato quando, saliti sul battello, è cominciato un tripudio di colori, striscioni, bandiere e fumogeni rossoneri che coloravano tutta la Laguna. Nel tragitto incrociammo una di quelle navi da Crociera che ci salutò con calore ed entusiasmo, non avevano mai visto tifosi così rumorosi ed allegri incitare la propria squadra del cuore.
Raggiunto lo Stadio la partita non ebbe storia, anzi, l’abbiamo fatta noi la storia. Fu una splendida prestazione della truppa di Stroppa che stravinse quella partita senza che il risultato fosse mai in discussione [finì 2-4 per il Foggia ndr]. E dopo i festeggiamenti ci ritrovammo sulla via del ritorno con il cuore colmo di gioia per aver partecipato ad un’altra trasferta vittoriosa e trionfale.
Dopo questa partita il nostro impegno come “Foggia club Novara” è stato quello di essere presente ovunque ci fosse stata possibilità. Purtroppo il Foggia in B è durato solo 2 anni, ma noi a tutte le trasferte al nord abbiamo cercato di non far mai mancare il nostro supporto e il nostro incoraggiamento sul campo, come ovviamente abbiamo fatto proprio a Novara, in una freddissima serata d’inverno che vide la vittoria dei nostri per 1-0 pur giocando e soffrendo per 90’ in minorità numerica sul campo [espulsione di Greco ndr], ma in netta maggioranza sugli spalti.
Di Raffaele Gambacorta