Chi se lo aspettava? Forse nessuno. La sfida di campionato tra Foggia e Turris ha segnato la prima sconfitta della nuova era zemaniana. Poco importa o forse no. Perché se è vero che non si possa sempre vincere è anche vero che dagli errori bisogna imparare. Questo è quello che spera il popolo rossonero, ma soprattutto che si aspetta Zdenek Zeman. Il quale nella consueta conferenza stampa post gara è stato molto pragmatico nei giudizi sulla partita e sui singoli.
“Oggi — sottolinea il mister — non abbiamo fatto un calcio molto ordinato. Perché ci siamo allungati e non siamo riusciti a prenderli. Purtroppo poi abbiamo pagato sul secondo gol con due rimpalli che ci hanno punito. Nella seconda frazione la squadra è entrata abbastanza bene in campo. Però solo con la voglia non si vince. Bisogna cercare di giocare insieme come squadra”.
Sull’avversario di oggi ha aggiunto:“La Turris è una buona squadra. Io lo avevo già detto nella conferenza stampa pre partita. E’ un gruppo che gioca insieme ed è organizzato. Loro si conoscono da due anni, però si poteva fare qualcosa di diverso”. Insomma, pochi fronzoli. Soprattutto perché da queste gare passa la crescita di un gruppo.
“Le sconfitte servono per imparare qualcosa di più. La squadra si deve rendere conto che si può e si deve fare meglio ma tutti insieme. Oggi abbiamo cercato troppo di risolvere la situazione individualmente. Dobbiamo giocare in maniera più organizzata e restare alle distanze giuste che oggi sono mancate. La partita di mercoledì (ACR Messina ndr) spero serva per un cambiamento e per provare a giocare in maniera diversa”. Poi un appunto sui giocatori scesi in campo e l’assente per eccellenza: Alexis Ferrante
“Merola l’ho cambiato perché penso che abbia sbagliato troppo. E’ sicuramente un giocatore di talento e mi aspetto di più da lui come tutti. I numeri li ha ma oggi non è riuscito a metterli a disposizione della squadra. L’assenza di Ferrante? Non è stato questo il problema. Merkaj ha avuto le sue occasioni da gol in entrambi i tempi, ma non le ha sfruttate. Forse Ferrante li avrebbe fatti, ma pensare che non si possa giocare a calcio senza un giocatore non esiste”. Inevitabile allora un commento sul suo sostituto: Olger Merkaj
“E’ un buon giocatore. Per me si esprime meglio sull’esterno, ma oggi anche da centrale si è impegnato. Il problema è che se lo fa da solo contro tutti non ci riesce. Forse ha avuto sfortuna nel mancare il gol in un paio di occasioni, però è un giocatore che diventerà importante. L’esclusione di Petermann? La formazione la faccio secondo le indicazioni della settimana e non mi ha dato grosse soddisfazioni”. Su cosa non abbia funzionato stasera ha aggiunto:“Il gioco e i movimenti di squadra. Dobbiamo cercare di giocare di più insieme e tutti fare la propria parte. Noi vogliamo vincere ogni partita, ma non è possibile. Speriamo di imparare qualcosa da questa sconfitta”.
Infine una considerazione sul vincitore: la Turris. “Loro hanno fatto meglio sotto il punto di vista del gioco e i movimenti dell’attacco. Hanno giocato sempre insieme, arrivando nello stesso momento e questo ci ha creato delle difficoltà. Noi non lo abbiamo fatto e abbiamo pagato. Però le occasioni per pareggiare nel secondo tempo ci sono state. Il secondo gol ci ha buttato giù e quando ne prendi più di uno provi ad aggiustarla sempre da solo. Ma in questo modo non risolvi niente”.