Emiliano tra i 5 Stelle e gli elogi a Salvini: la strana estate del Presidente

Nel mese di Agosto il Governatore della Puglia Michele Emiliano ha fatto parlare molto di sé e non ha lesinato esternazioni che hanno reso bollente il dibattito politico, soprattutto a sinistra, in una estate dal clima già rovente.
Ad inizio Agosto il post su Facebook in cui Emiliano augurava a Pippi Mellone sindaco di Nardò, noto simpatizzante di Casapound, “… In bocca al lupo al sindaco che ha aperto la mia mente per tutelare i lavoratori delle campagne pugliesi con l’ordinanza di divieto di lavoro nelle ore più calde. Al sindaco che ha fatto cadere i miei pregiudizi ideologici, che mi ha insegnato a unire anziché dividere. Al sindaco e amico leale”.

Qualche giorno fa l’esternazione pro-Salvini a Ceglie Messapica, apprezzato dal Governatore della Puglia per il “grande sforzo che stai compiendo, sento nelle tue parole una lettura di questo Paese che è vicina alle persone e che io apprezzo moltissimo…”.
Le critiche non si sono fatte attendere: il senatore PD salentino Dario Stefàno si è autospeso dal PD ed ha chiesto provocatoriamente a Enrico Letta “…siamo alleati dell’estrema destra? Nardò è una Repubblica Autonoma stile San Marino? E ancora: il nostro riferimento legislativo in Puglia deve essere la Lega? Visto che la risposta è no, vorrei che il mio partito lo dicesse chiaramente, senza sussurrare”.
Federico Massa, parlamentare DEM salentino ha rincarato la dose affermando “…il PD non può tacere sulla scelta di Emiliano di sostenere Mellone. Il PD regionale tace, questo è intollerabile; questo significa che il congresso deve eleggere un nuovo segretario…del PD!”. Emiliano si è difeso dagli attacchi interni al PD e riferendosi all’episodio di Salvini ha affermato “Non sono leghista, ho solo portato il saluto a un segretario di un partito che è nella maggioranza di governo”
La strana estate di Emiliano non si è fermata a questi due episodi. A ferragosto infatti è stato immortalato sulle spiagge del Salento insieme al Ministro degli Esteri Di Maio e l’ex Ministro PD Francesco Boccia. Difficile pensare che non si sia parlato di politica, come hanno dichiarato ai giornali i diretti interessati, anche perché il Governatore della Puglia ha allargato la propria maggioranza ai Cinque Stelle che hanno ottenuto in cambio posti in giunta e nei ruoli chiave del consiglio regionale.
Sempre in Agosto Emiliano ha presentato in giro per la Puglia il suo movimento politico Con, affermando che “In ogni Comune della Puglia, e soprattutto nelle ultime elezioni regionali – quelle del 2020 ndr – le due liste civiche, Popolari con Emiliano e Con Emiliano, hanno preso quasi gli stessi voti del partito democratico. Questo significa che ci sono tantissimi cittadini pugliesi che fanno fatica a identificarsi nelle forze politiche tradizionali e hanno bisogno di rappresentanza. Questo è nella coscienza del PD, di cui io sono un militante non iscritto, ed è nella coscienza del Movimento Cinque Stelle che nasce nel dialogo con il civismo e con i cittadini”.
Insomma un Emiliano a tutto tondo, che tiene a precisare di essere un semplice militante del PD senza averne la tessera e che con il suo Con intende occupare lo “… spazio politico enorme che questi due partiti – PD e M5S ndr – non riescono a colmare completamente”, senza dimenticare i movimenti civici.
Un movimento politico che nell’idea di Emiliano sia in grado di dialogare “…con il Partito democratico, il Movimento 5 stelle e il civismo pugliese e, perché no, portare questo metodo anche in altre regioni, prima del Mezzogiorno e poi dell’Italia intera. Perché c’è un buco nella struttura del centrosinistra che deve evidentemente essere colmato. Cose semplici, basate sulla partecipazione popolare”.
Insomma Emiliano guarda non solo alla Puglia ma al Paese intero e ha come obiettivo per il suo movimento politico le elezioni del 2023. Strizza l’occhio un po’ a tutti, partner ed avversari politici, e si propone come “nuovo soggetto politico” per “… i tantissimi cittadini che fanno fatica a identificarsi nelle forze politiche tradizionali e hanno bisogno di nuova rappresentanza”.
Una strada che sembra essere coincidente con il percorso intrapreso da Enrico Letta che ha deciso di correre nelle suppletive del prossimo 3 e 4 ottobre, per il collegio uninominale a Siena senza il simbolo del Partito Democratico ma presentandosi con la lista “Con Enrico Letta”.
Si cercano quindi a sinistra nuove alleanze e nuovi soggetti politici che possano avere credibilità presso un elettorato sempre più deluso e lontano dalla politica.
L’auspicio è che, nel panorama sempre più “fluido” della politica italiana, dove tutto cambia in brevissimo tempo e gli alleati di ieri sono gli antagonisti di oggi e viceversa, non si crei ulteriore Con – fusione.