Nessun dubbio: possiamo far bene. Questo è il messaggio che Michele Rocca ha lanciato al mondo rossonero. Intervenuto stamane in conferenza stampa, il centrocampista lombardo si è soffermato su diversi temi: dal motivo del suo ritorno alle sfide quotidiane affrontate dal gruppo.
“Sono tornato a Foggia per l’ambizione della società e il cambio di allenatore. Questo sicuramente ha inciso tanto ed ho voluto raccogliere la sfida. La società mi ha voluto fortemente e questo per me è stato un segnale importante”.
Parole semplici, ma dirette. Rocca si è poi soffermato sulla gara col Monterosi. “E’ stata una partita difficile, ma lo sapevamo. Loro si chiudevano tanto, lanciavano molti palloni lunghi ed hanno impostato la gara sulla cattiveria. Il nostro obiettivo principale è quello di assimilare quanto prima i concetti del mister e cercare di esprimerli sul campo. Questo non è facile, perché siamo un gruppo con venti giocatori nuovi. Quindi dobbiamo cercare di conoscerci il prima possibile e di fare le giocate e il calcio che vuole il mister”.
Pazienza e dedizione. Questi sono i punti di forza su cui puntare, soprattutto in questo momento. Un lavoro certosino con l’obiettivo ultimo di agguantare quella tanto agognata armonia di gioco. Ma il giovane centrocampista si è soffermato anche sul suo nuovo modo di giocare. “Questo è un calcio, un modulo ed un gioco diverso. Quest’anno cerchiamo di esprimere un calcio propositivo, offensivo e soprattutto verticale. A livello di squadra le note positive riguardano il fatto di non aver subito gol. Però dobbiamo cercare di mettere in campo quello che chiede il mister. Questa è la cosa più importante”.
Ma Rocca si è espresso anche su un compagno di squadra col quale l’intesa è già forgiata: Alessio Curcio. “Noi cerchiamo sempre di metterci a disposizione della squadra per provare a dare il massimo. Ci troviamo molto bene, perché siamo due giocatori che cercano di muovere molto la palla e fraseggiare. Quando giochiamo dallo stesso lato cerchiamo di dialogare di più. Invece se gioco sul lato opposto, cerco di propormi in avanti per sfruttare i suoi cross e le sue giocate”.
Dialogo. Questa è l’arma in più del duo Rocca-Curcio. Un obiettivo difficile da raggiungere, ma che lo stesso Zeman ha racchiuso in una singola parola: amalgama. Su questo tema Rocca si è espresso così. “Secondo me siamo a buon punto. In questo mese abbondante di lavoro, abbiamo lavorato bene e tanto. E’ normale ora sentire ancora i carichi di lavoro, ma non è facile. Perché la squadra è cambiata molto e ci sono tanti giocatori che arrivano anche da categorie più basse. Calciatori che comunque non hanno mai giocato insieme e quindi è più complesso. Dobbiamo cercare di conoscerci tutti per sfruttare al meglio le caratteristiche di ognuno di noi”.