Sembra trascorsa una decade, eppure dall’ultima sfida casalinga del Foggia contro il Potenza è passato poco meno di un anno. 11 ottobre 2020: 2-0 per i rossoneri grazie alle reti di Germinio (44’) e Dell’Agnello (77’). Altri interpreti, un’altra società e un altro allenatore: Marco Marchionni. Oggi la storia è cambiata. Sulla panchina dei satanelli ha fatto ritorno uno dei più grandi protagonisti del secolo rossonero: Zdenek Zeman.
La sua rentrée ha scaldato l’animo di una popolazione intera: dai confini cittadini a quelli mondiali. Ma l’esordio contro il Monterosi Tuscia ha lasciato un po’ di amaro in bocca. I tifosi rossoneri si aspettavano una squadra più briosa o quanto meno diversa da quella vista in campo nella prima giornata di campionato. Nulla di anomalo: Zeman ha sempre abituato bene le sue tifoserie e quella foggiana ne sa qualcosa.
Oggi naturalmente ogni analisi è prematura. Il campionato è appena incominciato e le parole del boemo sono l’unica linea guida da seguire in questo momento: bisogna lavorare. Il tutto corroborato da una buona dose di pazienza. Un fattore fondamentale nello sport come nella vita. Anche questa volta, la sfida col Potenza inaugurerà lo Zaccheria in campionato. I ragazzi di Fabio Gallo arrivano a questo incontro, dopo un buon pareggio conquistato in casa col Bari: 1-1 il finale. Una sorpresa (almeno sulla carta) che conferisce forza all’unica costante della Lega Pro: l’imprevedibilità.
Il Foggia però, è chiamato a dare una scossa dopo i primi 90’ giocati al Rocchi. Un insieme di miglioramenti che lo stesso Zeman ha auspicato alla vigilia della gara col Monterosi, ma non del tutto pervenuti. “Le difficoltà me le aspettavo — afferma il tecnico nel post gara di Viterbo — ma pensavo che si superassero e purtroppo non l’abbiamo fatto. Il secondo tempo abbiamo giocato meglio del primo, dove abbiamo sbagliato troppe cose facili”. Insomma nessun dramma, ma bisogna continuare nella ricerca della pulizia e del dinamismo di gioco. Il tutto contro un avversario che rispolvera ricordi di un vicino passato, ma ormai lontano.
Intanto i fuochi d’artificio continuano a provenire dalla società. Dopo il rinnovo di Alessio Curcio fino al 2023, ecco il colpo di coda dal mercato: Andrea Di Grazia. Il giocatore è arrivato a Foggia negli ultimi istanti di mercato: prestito con diritto di riscatto. Un’opzione che permetterebbe all’ex Pescara di restare in Capitanata oltre il 2022. Ma questa è tutta un’altra storia. Ancora una volta, il presente si chiama Potenza. E la speranza è quella di scrivere un’altra pagina simile al recente passato, ma forte di un protagonista in più.