Foggia: un ricordo di Vittorio Eronia

A 94 anni ci ha lasciati Vittorio Eronia, pioniere del calcio giovanile a Foggia. Fu lui nel 1963 a costituire nel Foggia Incedit il primo Nagc (Nucleo addestramento giovani calciatori). Ne feci parte anche io per qualche anno. Era l’epoca entusiasmante del Foggia che iniziava ad attirare i riflettori della grande stampa nazionale e della Rai. Alla guida della società c’era Domenico Rosa Rosa e l’allenatore della prima squadra era Oronzo Pugliese. Mi vengono in mente i primi emozionanti giorni del raduno, quando ci furono consegnate magliette e pantaloncini proprio da Vittorio Eronia. Ci divise in due gruppi: il primo in maglia azzurra, l’altro con una casacca verde. Poi finalmente, con lui in testa, entrammo sul campo dello Zaccheria che era in terra battuta, molto curato che a noi sembrava il migliore del mondo. 

Eronia era un gigante del calcio giovanile, non solo foggiano. Era conosciutissimo in tutta Italia e quando c’erano tornei e campionati giovanili e riunioni presso il Centro Federale di Coverciano era un punto di riferimento per molti. Ai tempi del Nagc ricordo che nel nostro spogliatoio ci illustrava il regolamento del gioco del calcio, raccomandandoci  sempre la lealtà, correttezza e rispetto dell’avversario. Era molto spiritoso e un formidabile battutista: memorabili i duetti con Oronzo Pugliese che qualche volta faceva capolino nel nostro spogliatoio chiedendogli: “Vittò, stai preparando qualche buon giocatore per me?”.

Intere generazione di foggiani l’hanno conosciuto per essersi iscritti negli anni alla scuola calcio del Foggia che ha dovuto fare sempre i conti con la mancanza di strutture. Vittorio lo sapeva ma caparbiamente continuava a lavorare per formare i giovani attraverso il divertimento e la disciplina, partendo dalla tecnica. Era convinto che stoppare bene un pallone e saltare l’uomo rappresentavano i fondamentali e insisteva fino alla noia su questi concetti.

Eronia vedeva il calcio come strumento di educazione, formazione, integrazione e rispetto delle regole. Spesso ci è riuscito scovando anche giocatori che hanno poi calcato i campi importanti. Impossibile ricordarli tutti, penso ad esempio a Genzano, Padalino, Valente, Ricchetti, Verde, Piemontese, Tamalio, De Giovanni. Nel periodo dal 1991 al 95, nello splendido scenario di Zemanlandia, collaborò con Pino Vaccariello nel settore giovanile da cui vennero fuori talenti come Potenza, Colucci, Pazienza, Botticella, Di Corcia, Agnelli.

Grazie di tutto, Maestro.