Prima di Payet in Nizza-Marsiglia fu Sebastiano Rossi a rispedire in curva un fumogeno lanciato dalla curva sud dello Zaccheria

Domenica scorsa in un sentito incontro tra Nizza e Marsiglia c’è stata una clamorosa invasione di campo con rissa fra calciatori e spettatori. A causare il pandemonio, la reazione di Payet, calciatore del Marsiglia che sta per battere un calcio d’angolo sotto la curva sud dei tifosi del Nizza. Piovono in campo molte bottigliette e una di queste lo colpisce alla nuca. Payet la raccoglie e la scaglia con rabbia al mittente. Da allora il caos: maxi rissa e partita sospesa. Fortemente condannato da tutti il gesto  del giocatore che richiama un precedente verificatosi allo stadio Zaccheria di Foggia. A fare peggio di Payet, se possibile, fu il portiere del Milan, Sebastiano Rossi, noto per il suo carattere esuberante che in seguito gli riserverà guai giudiziari. Il fattaccio avvenne in Foggia-Milan del 17 ottobre 1993. La partita terminò 1-1 con gol di Kolyvanov e Boban. Molto bella la rete del russo del Foggia: al 15 della ripresa  su cross di De Vincenzo, controllo, girata e fucilata di pieno collo destro, che interruppe, dopo 691’, il record d’imbattibilità del portiere milanista Rossi. Dopo il gol foggiano, il portiere milanista, forse per la rabbia, si rese protagonista, in negativo, di un gesto davvero deprecabile. Dalla curva sud arrivò in campo un fumogeno, per festeggiare lo splendido gol dei Satanelli,  che il milanista,  ritenendolo un petardo, rispedì maldestramente tra la folla, per fortuna senza colpire nessuno. In sala stampa poi tentò goffamente di giustificarsi dicendo di aver calibrato male il lancio, ritenendo più alta la rete di recinzione.  Il lancio del fumogeno nella curva sud affollatissima avrebbe potuto causare una tragedia. La reazione dei tifosi fu immediata con  insulti e lancio di oggetti all’indirizzo del portiere che, se la caverà  poi  con un’ammonizione  e una multa di 1.500.000 di lire. Ben più sostanziosa fu la multa alla società foggiana che fu costretta a sborsare 17 milioni di lire, a seguito del rapporto dell’arbitro Beschin.

In quel pomeriggio  di 28 anni fa il pressing del Foggia di Zeman mise in difficoltà i campioni di Capello che sprecarono clamorosamente almeno tre palle gol con Savicevic. Fu il Foggia a sfiorare per ultimo la vittoria, a due minuti dalla fine con un gran tiro di Stroppa che andò a picchiare sull’incrocio dei pali, terminando fuori.

Il grave gesto di  Sebastiano Rossi accese scintille e i tifosi del Foggia continuarono a beccarlo nella partita di ritorno. A San Siro, il 27 febbraio 1994 il Milan sudò non poco per avere ragione dei Satanelli(2-1). La squadra di Zeman affrontò spavaldamente l’impegno esponendosi però alle pericolose incursioni di Massaro, Boban e Savicevic.  Il primo tempo finì 0-0. Nella ripresa un paio di incertezze difensive dei Satanelli consentirono a Boban e Massaro di mettere al sicuro il risultato.

Il portiere milanista stabilì il record assoluto d’imbattibilità per la serie A con 929 minuti, superando di 26 minuti il precedente primato di Zoff, che resisteva da 21 anni. Una volta avuta la conferma dalla panchina del nuovo primato, Rossi esultò a braccia levate verso i propri tifosi in tutti i settori dello stadio. Ricordando l’episodio del fumogeno dello Zaccheria, i sostenitori  foggiani non solo lo fischiarono ma gli lanciarono contro delle arance. Il portiere milanista reagì facendo un gestaccio nei confronti dei tifosi pugliesi. Ad interrompere il primato del n.1 del Milan fu ancora Igor Kolyvanov con un sinistro imparabile. A pochi minuti dalla fine Rossi festeggiò il suo record con una strepitosa deviazione in angolo su una fiondata da fuori area di Gigi Di Biagio, negando il pareggio ai Satanelli. Il primato di Sebastiano Rossi durerà oltre 22 anni, fino al 20 marzo 2016 quando Buffon, attuale portiere del Parma,  lo portò a 974 minuti.

Nei rapporti non facili tra i tifosi del Foggia e Sebastiano Rossi ci fu una tregua nella partita della stagione successiva allo Zaccheria. L’11 dicembre 1994, prima della partita vinta 3-1 dall’undici di Capello sul Foggia di Catuzzi, scoppiò finalmente la pace. Il portiere milanista fece il primo passo presentandosi in campo con un mazzo di fiori che offrì ad un rappresentante degli ultras della curva sud, ricevendo in cambio una sciarpa dei Satanelli. Il gesto della riappacificazione tra Rossi e gli ultras foggiani piacque  al dirigente milanista Adriano Galliani, che apprezzò molto la sportività della tifoseria pugliese.