Esordio stagionale bagnato con la vittoria per il Foggia di Zdenek Zeman, che con il due a zero finale liquida la Paganese ed accede al secondo turno di Coppa Italia, dove incontrerà l’ACR Messina, corsara a Castellammare di Stabia.
Il Foggia si presenta con Alastra tra i pali, linea difensiva composta da destra da Martino, Markic, Sciacca e Nicoletti. Rocca nel ruolo di interno destro di centrocampo, con Petermann in regia e Gallo interno sinistro.
In avanti Merola a destra, Curcio a sinistra e Merkaj in posizione centrale.
La Paganese di Di Napoli risponde con Baiocco tra i pali, Sbampato, Schiavino e Scanagatta in difesa, Sussi, Cretella, Vitiello, Zanini e Manarelli e centrocampo, Castaldo e Diop in avanti.
I rossoneri dimostrano di voler mettere in campo tutto l’impegno necessario per tradurre in partita quello che viene provato e riprovato durante gli allenamenti settimanali e trattandosi dell’esordio ufficiale, bisogna dire che si iniziano già ad intravedere le potenzialità di questo gruppo.
Pressing, scambi in velocità, sovrapposizioni, sono da sempre nel DNA delle squadre di Zeman e sembrano essere, seppur giustificatamente a sprazzi, anche nelle corde di questa squadra.
Tra i giocatori degni di una menzione speciale senza dubbio Merkaj, arrivato in sordina e mostratosi subito freddo sotto porta.
L’attaccante albanese è stato bravo in occasione del gol messo a segno, dopo una bella combinazione sulla sinistra tra Curcio e Nicoletti, a girare a rete un cross dell’ex terzino del Monopoli e forse ancor più abile in occasione dell’assist fornito a Merola per il due a zero finale perché la stragrande maggioranza degli attaccanti si sarebbe lasciata ingolosire dalla conclusione a rete.
Nicoletti è risultato uno stantuffo sulla sinistra, arrivando spesso sul fondo e dimostrando già una discreta intesa con un Curcio molto ispirato ed autore di alcune giocate di alto livello e Gallo, instancabile motorino, che con il suo dinamismo e la sua grinta troverà sicuramente molto spazio nel corso della stagione.
Petermann ha messo ordine alla manovra, alzando ed abbassando il ritmo delle azioni ed i due centrali di difesa (Markic e Sciacca) hanno preferito badare più al sodo che all’estetica, concedendo poco a Castaldo e Diop, non certo due clienti facili.
Sull’asse di destra il Foggia ha forse convinto meno, Martino, Rocca e Merola non hanno ancora quei sincronismi che si acquisiscono giocando più partite insieme ma le qualità individuali ci sono, sarà solo questione di tempo.
Per quanto riguarda Alastra, in questa serata è stato davvero poco impegnato, salvandosi grazie al palo quando Castaldo ha girato di prima un’imbeccata dalla trequarti e disimpegnandosi bene su un diagonale da destra dopo un cross proveniente dalla parte opposta, spizzato di testa da uno dei centrali rossoneri.
In sala stampa il Presidente Canonico si dichiara soddisfatto e divertito, aggiungendo che presto, forse già dall’esordio casalingo in campionato, allo Zaccheria potrebbero vedersi 5600/5700 spettatori.
Il patron rossonero si è anche espresso sul tema del mercato, dichiarando che il progetto tecnico prevede giocatori di proprietà, con pochi prestiti, per costruire qualcosa di importante e che durante la prossima settimana ci sarà qualche altro movimento in entrata ed in uscita (Zeman in seguito specificherà che dovrebbe arrivare anche un terzo portiere) ma smentendo categoricamente una possibile partenza di Curcio.
Dunque sulla questione abbonamenti, sulla quale regna incertezza a causa del possibile inserimento della Puglia in zona gialla, potrebbe essere valutata l’ipotesi di far sottoscrivere dei mini abbonamenti anche solo per il girone di ritorno.
Dopo Canonico, in sala stampa Merola, contento ed emozionato per il gol realizzato, dichiara di aver avuto un inizio stentato a causa della difficoltà nel trovare il collocamento giusto nel campo ma che col tempo riuscirà ad adattarsi al ruolo di esterno.
L’attaccante in prestito dall’Empoli esprime parole di apprezzamento per lo stadio Zaccheria, immaginando come potrà essere quando ci saranno più spettatori sugli spalti, dichiarando che il suo obiettivo è quello di migliorare, cercando di seguire al meglio i dettami di Zeman.
Zeman si dichiara moderatamente soddisfatto, chiedendo ai suoi di dare continuità a quanto di buono fatto, a tratti, nel corso del match sebbene una squadra quasi tutta nuova è normale che non riesca subito ad avere i giusti collegamenti tra i giocatori e i reparti, anche se ci sono state altre opportunità per segnare.
L’allenatore boemo si dichiara contento dei movimenti dei tre in avanti (chiedendo comunque loro qualcosa in più in fase conclusiva ed in particolare a Merola di essere incisivo non solo negli ultimi 16 metri) e dei centrali difensivi che comunque si sono disimpegnati abbastanza bene nel due contro due con gli attaccanti avversari.
Sulla prestazione di Curcio e sul suo ruolo “alla Totti”, l’allenatore del Foggia sostiene che sebbene Curcio non abbia naturalmente le qualità di Totti, può dare molta qualità alla squadra sia sul piano della realizzazione che su quello della costruzione del gioco, partendo leggermente più defilato sulla sinistra.
Sotto il piano fisico e tattico Zeman è soddisfatto perché nonostante la preparazione pesante, la sua squadra ha corso più degli avversari e se per lui questo gruppo oggi si è espresso solo al 50%, i tifosi del Foggia non possono far altro che pregustare quello che si potrà vedere in futuro.