Come preannunciato da Peppino Pavone, nel corso dell’intervista rilasciata pochi giorni fa alla nostra redazione, durante la quale il Direttore Sportivo del Foggia ha affrontato diversi temi, tra i quali il mercato attualmente in corso ma anche i programmi a breve, medio e lungo termine della nuova compagine societaria, è giunto nel ritiro in Valle d’Aosta il difensore centrale Toni Markic.
Un acquisto che va a rimpolpare il pacchetto difensivo, che prima dell’arrivo dell’esperto difensore bosniaco (in possesso anche della nazionalità croata), poteva vantare la sola presenza di Girasole e Diallo come centrali, oltretutto non contrattualizzati perché in prova.
Nato a Ljubuski in Bosnia, il 25 Ottobre 1990, Markic può vantare al suo attivo una notevole esperienza maturata anche durante le esperienze precedenti all’approdo in Italia.
Al suo attivo 8 presenze nella seconda divisione polacca, 5 nella massima serie croata, 56 nella prima divisione finlandese e 74 in quella bosniaca (condite da uno spezzone di gara in un match di qualificazione per l’Europa League), oltre alle 102 all’attivo (3 gol) nella serie C italiana con le maglie del Bisceglie (al tempo di proprietà di Canonico) e della Viterbese, ultima squadra per la quale ha giocato nel corso delle ultime due stagioni.
Markic è un difensore centrale roccioso, fisicamente ben strutturato, alto 190 cm, abile nel gioco aereo, cerca spesso l’intervento in anticipo prendendosi qualche rischio e qualche cartellino, da mettere naturalmente in conto visto che sarà chiamato spesso a giocare in una linea difensiva molto alta.
Destro di piede, dotato di una sufficiente tecnica di base che gli consente di provare a volte il lancio per ribaltare velocemente l’azione, difensore senza fronzoli, si concentra più sulla concretezza che sull’estetica degli interventi e si spinge in avanti all’occorrenza per sfruttare la sua fisicità sui calci piazzati.
Nel video sotto riportato una selezione delle principali “skills” del nuovo centrale rossonero:
1 commento
Comments are closed.